Produzione italiana in calo nel '23
In recupero solo a dicembre
La produzione industriale italiana chiude il 2023 in calo del 2,5% rispetto all’anno precedente; la dinamica tendenziale dell’indice corretto per gli effetti di calendario è stata negativa per quasi tutti i mesi del 2023. Lo comunica l’Istat nel commento alle stime della produzione industriale.
A dicembre 2023, in particolare, si stima che l’indice destagionalizzato della produzione industriale aumenti dell’1,1% rispetto a novembre. Tra i principali raggruppamenti di industrie, solamente per i beni strumentali si osserva una crescita nel complesso del 2023 rispetto all’anno precedente.
“L’evoluzione in corso d’anno, al netto dei fattori stagionali, è stata caratterizzata da cali congiunturali in quasi tutti i trimestri, con l’eccezione del terzo, allorché si è registrato un lievissimo recupero. Tra i principali raggruppamenti di industrie, solamente per i beni strumentali si osserva una crescita nel complesso del 2023 rispetto all’anno precedente”, scrive l’Istat.
Per quanto riguarda Cremona e la sua provincia, l’ultimo dato disponibile è quello del terzo trimestre che segnava un rallentamento dell’attività industriale, ma meno rilevante rispetto a quello regionale. A fine settembre l’industria cremonese segnava un dato congiunturale della produzione debolmente negativo (-0,4%) a cui si contrapponeva l’artigianato che, dopo la flessione del secondo trimestre (-0,3%), era cresciuto dell’1%. Il fatturato recuperava per l’industria (+0,4%) mentre era stazionario a livello tendenziale. Il fatturato del comparto artigiano a fine settembre registrava invece un incremento in entrambi i confronti temporali (+0,9% congiunturale e +2,2% tendenziale).