Cronaca

Aggredita perchè creduta rivale
in amore. Ex moglie condannata

Lesioni, minacce e danneggiamento: queste le accuse per cui Chiara (nome di fantasia) è stata condannata a sette mesi, pena sospesa, e ad un risarcimento danni di 800 euro come provvisionale. L’imputata, convinta che tra il suo ex marito e la collega di lavoro di quest’ultimo ci fosse una relazione, nel gennaio del 2018 se l’era presa con la “rivale” in amore, che si era trovata la macchina rigata e che era stata aggredita dall’imputata nel parcheggio del supermercato dove lavorava come cassiera.

Nel processo, Maria (nome di fantasia), la vittima, era parte civile attraverso l’avvocato Monica Nichetti. La donna ha negato la relazione tra lei e l’ex marito dell’imputata, suo collega di lavoro, sostenendo di aver respinto più volte le numerose avances dell’uomo, a cui non era interessata. Suo malgrado, era stata vittima della gelosia dell’ex moglie, che nel corso del processo ha negato ogni cosa.

Ha negato il danneggiamento dell’auto, ha negato di essersi recata al supermercato per intimare a Maria di licenziarsi, ha negato l’aggressione fisica, alla quale però avevano assistito dei testimoni, così come il messaggio su facebook inviato alla sorella di Maria: “Tua sorella sta con gli uomini delle altre”. Ha ammesso, invece, l’unica telefonata avuta con la cassiera, definendola una chiamata dai toni molto tranquilli.

L’imputata ha affermato che ormai tra lei e l’ex marito, con il quale all’epoca ancora conviveva per il bene dei loro due bambini, non c’era più nulla, e che tra l’altro non era la prima volta che lui le era infedele.

In merito all’aggressione, Chiara ha riferito che quel pomeriggio si trovava al consultorio familiare, e che quindi non avrebbe potuto essere nel parcheggio del supermercato. Ma il giudice è stato di diverso avviso.

Sara Pizzorni

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