Park di via Dante, Portesani:
"Il merito va dato alla Regione"
Domani sarà operativo il parcheggio multipiano di via Dante. Dal candidato sindaco del centrodestra l'attacco agli attuali amministratori: “Sui tempi di apertura tutta la città ha capito che è stata organizzata per meri fini elettoralistici e non per le esigenze dei cittadini. Sfruttando un’opera costruita, per la gran parte, con soldi di altre istituzioni. Una situazione vergognosa, in cui c’è poco di andare fieri”
“Se i cremonesi, e soprattutto i pendolari, avranno un nuovo parcheggio a pochi metri dalla stazione ferroviaria lo devono essenzialmente al buon governo del nostro centro destra in Regione Lombardia che, con il Governo, hanno messo a disposizione due milioni e 650 mila euro su una spesa complessiva di 3 milioni e 250 mila euro. Questo è il nostro modo di governare e lo replicheremo anche a livello cremonese se i cittadini ci daranno la loro fiducia. Attenzione ai bisogni dei cremonesi. Capacità di raccogliere risorse in uno scenario difficile. Programmazione oculata. Collaborazione trasversale su diversi livelli istituzionali, riconoscendo i meriti di tutti gli attori in gioco”. Lo dice oggi Alessandro Portesani candidato sindaco del centro destra commentando l’apertura, giovedì 13 giugno, del nuovo parcheggio di via Dante.
“Se al contrario hanno dovuto attendere quattro anni per la costruzione lo devono all’attuale Giunta Galimberti/ Virgilio che ha dimostrato in questi dieci anni di essere inadeguata, pasticciona, confusionaria: neppure in grado di gestire un semplice parcheggio con infrastrutture ridotte”, ha proseguito Portesani. “In queste ore decine e decine di cremonesi stanno riversando sul trio Galimberti/Virgilio/Pasquali fiumi di critiche, condite da ironie a volte salaci a cui non possiamo non unirci”.
“Del resto, come nel caso di Palazzo Cittanova, questi amministratori hanno raccontato panzane. Promesse di aperture andate regolarmente deluse. Giustificazioni puerili . Cattiva gestione dei procedimenti amministrativi nelle gare e nell’assegnazione dei lavori. Minimo sforzo economico sul costo complessivo dell’opera: solo un milione e mezzo di euro, circa la metà, senza mai citare l’apporto di Regione e Governo”.
“Sui tempi di apertura tutta la città ha capito che è stata organizzata per meri fini elettoralistici e non per le esigenze dei cittadini. Sfruttando un’opera costruita, per la gran parte, con soldi di altre istituzioni. Una situazione vergognosa, in cui c’è poco di andare fieri”, conclude Portesani.