Autonomia, ancora caos alla Camera: in Aula scoppia il caso Crippa
(Adnkronos) – Non si placano le tensioni a Montecitorio. Questa volta sono le dichiarazioni del vicesegretario leghista Andrea Crippa sul gesto della ‘Decima’, mimato ieri in Aula dal suo collega Domenico Furgiuele, a far scoppiare le polemiche.
”Il comunismo ha fatto migliaia di morti. Bella Ciao richiama il comunismo e quindi, cantare il comunismo in Aula, richiama un periodo tragico, nero, oscuro della storia. Tra la ‘Decima’ che è un corpo di incursori della Marina Militare e il comunismo che ha fatto un migliaio di morti, io credo che richiamare il comunismo sia un po’ peggio che richiamare degli incursori della Marina…”, ha detto infatti il numero due della Lega, commentando in Transatlantico il ‘Bella Ciao’ intonato dalle opposizioni in Aula.
Parole poi stigmatizzate in Aula dal vicepresidente del M5S Riccardo Ricciardi. “Leggere queste cose è una roba che non sta in cielo né in terra. E’ una vergogna, dovresti uscire da quest’Aula e vergognarti”, ha urlato Ricciardi facendo scoppiare un nuovo parapiglia in Aula. I deputati di opposizione hanno quindi iniziato a intonare “Bella ciao” per poi scandire in coro “Fuori i fascisti dal Parlamento”. La seduta, ancora una volta, è stata sospesa.
“C’è stata l’ennesima provocazione da parte del deputato della Lega che ieri ha fatto il gesto della Decima e che oggi ha fatto dichiarazioni inaccettabili su Bella Ciao. Non è più consentibile che queste affermazioni vengano sdoganate e mi aspetto che il presidente dei deputati della Lega chieda scusa per le affermazioni del suo deputato”, ha poi detto Chiara Braga, capogruppo del Pd alla Camera.
“Per Crippa della Lega cantare ‘Bella ciao’ è più grave che esaltare la X Mas, come hanno fatto ieri. Parole gravissime, ancora di più nel giorno dell’80° anniversario della strage di Forno in cui quelli che esalta uccisero 68 italiani. Viva l’Italia antifascista, ora e sempre”, scrive sui social Chiara Gribaudo, deputata e vicepresidente del Partito democratico, in un post su X.
Ma non c’è solo la minoranza a protestare. Anche un deputato di Forza Italia, Luca Squeri, ha infatti cantato ‘Bella Ciao’ in Aula insieme alle opposizioni che hanno voluto intonare il simbolo della Resistenza per rispondere alle parole del numero due leghista. ”Ho cantato ‘Bella Ciao’ – dice Squeri all’Adnkronos – perché è la canzone della libertà contro l’oppressore, nero o rosso che sia… E’ un peccato che se ne siano impossessati impropriamente. Forza Italia non è seconda a nessuna sulla salvaguardia del valore della libertà”.