Biometano, sindaci e comitato: "Si
dichiari pubblica utilità dell'area"
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Continuano le reazioni politiche alla notizia dello stop dato dal sindaco Andrea Virgilio alla realizzazione dell’impianto di biometano a ridosso del Bosco ex Parmigiano. Grande la soddisfazione da parte dei sindaci di Gerre Caprioli e Bonemerse, Michel Marchi e Luca Ferrarini, e di Luigi Lipara, presidente del comitato BiometaNO. “Esprimiamo grande soddisfazione nel riscontrare che finalmente la nuova amministrazione del Comune di Cremona ha assunto una posizione che chiude le porte del Parco del Po e del Morbasco al progetto di realizzazione dell’impianto di biometano voluto da A2A” commentano in una nota.
“Il Comitato BiometaNO Cremona e le Amministrazioni comunali di Gerre de’ Caprioli e di Bonemerse vedono oggi confermato il valore di una battaglia non ideologica, condotta con serietà e competenza in difesa dei beni comuni e senza la quale oggi non staremmo commentando la bocciatura l’impianto ma, con tutta probabilità, la sua inaugurazione, in quanto le traiettorie tracciate dalla precedente amministrazione erano chiaramente orientate a favorirne la realizzazione; comunque, alla luce delle evidenze emerse in conferenza dei servizi lo scorso giugno, sarebbero state oggettivamente difficili altre scelte”.
“Nell’esprimere apprezzamento per la dichiarata volontà di confronto con i territori, ci sembra importante auspicare un cambiamento di metodo in quanto abbiamo appreso la notizia della posizione assunta dal Sindaco Virgilio dai mezzi di informazione, ovvero senza un percorso di condivisione” continuano Marchi, Ferrarini e Lipara. “Come noto, il Comitato e le amministrazioni comunali di Gerre de ‘ Caprioli e Bonemerse rimangono sempre disponibili ad un serio confronto sul futuro di un comparto urbanistico che, proprio dalle sue fragilità, può trarre elementi di sviluppo naturalistico e paesaggistico.
Per tale motivo chiediamo oggi alla politica cittadina di fare uno sforzo concreto in più, dichiarando la pubblica utilità di quell’area; sarebbe una grande dimostrazione della volontà di preservarla, da ulteriori e futuri tentativi di speculazione, se fosse, per esempio, vincolata a bosco”.