Muro anti-smog attorno
alla Tamoil: lavori avanti
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Tamoil ha iniziato il restyling in stile ambientalista della propria immagine, con la decorazione in corso in queste ore sulla palizzata che divide il deposito di Cremona dalla tangenziale. Il muro era stato ridipinto di azzurro la scorsa settimana e da oggi è iniziata la parte decorativa dell’installazione: “Tamoil – Il muro che respira”, la scritta che si può già leggere transitando lungo via Monviso e altre ne seguiranno, alternate ad immagini stilizzate di nuvole e sole. Il contributo ambientale è determinato dall’utilizzo di un rivestimento che riduce l’inquinamento da ossido di azoto e dei composti idrocarburici volatili. Un prodotto sviluppato da un’azienda primaria del settore, certificato dal Politecnico di Torino e che garantisce un’efficacia di 10 anni.
II muro è un primo segno di come l’approccio green stia toccando un po’ tutti i settori produttivi, anche quelli connessi all’industria dei combustibili fossili.
Un’iniziativa che l’azienda si propone di illustrare nel dettaglio nei prossimi giorni, come spiega l’ingegnere Enrico Garavaglia che sta seguendo l’intervento realizzato da una ditta specializzata e che evidenzia la volontà di un’azienda che tanti problemi ha causato sul fronte ambientale, di avviare un diverso dialogo con la città. Importante in questo senso sarà conoscere l’iter progettuale del parco fotovoltaico previsto sull’area della ex raffineria. Cremona è in ritardo rispetto a Trecate in provincia di Novara, dove esiste un altro deposito Tamoil, e dove lo scorso settembre è stato inaugurato un parco fotovoltaico con pannelli solari di ultima generazione che faranno risparmiare 170.000 chili di CO2 all’anno al territorio.
Giuliana Biagi