Cronaca

Locali: tavoli e sedie non legati
di notte, sanzione di 454 euro

Pioggia di sanzioni per i titolari di pubblici esercizi che non hanno ottemperato all’articolo 30 del Regolamento comunale di Polizia Locale del 2014 (di recente è stato modificato, ma solo per l’articolo 34, quello che introduce le “zone rosse”, ndr). Si tratta dell’obbligo per chi ha un plateatico su suolo pubblico, di rendere inutilizzabili sedie e tavolini una volta che si sia chiuso il locale, per evitare che nelle ore notturne si creino bivacchi che disturbano la quiete o, peggio, vengano utilizzate per risse come avvenuto in qualche caso.

Quello che molti gestori non si aspettavano però, a 11 anni dall’approvazione di quelle disposizioni, era che ci fosse un giro di vite sui controlli da parte della Polizia Locale, come accaduto nella notte tra il 23 e il 24 aprile, quando gli agenti hanno svolto un servizio speciale in un’ampia porzione di città, con  54 locali controllati e più del 50% trovati inadempienti. Risultato: la notifica dei verbali di accertamento, arrivati a maggio, con una sanzione amministrativa pari a 454 euro, somma già quantificata in misura ridotta se il pagamento avviente entro il termine di 60 giorni.

Una doccia fredda per molti, alcuni dei quali hanno espresso il loro disappunto pubblicandolo su facebook, come i titolari della Hacienda di piazza Pace: “In un paese civile ci sono delle regole e vanno rispettate. Prendo una multa per non avere legato le sedie del mio plateatico e mannaggia a me che sono stato indisciplinato e superficiale, me lo sono meritato. Ora mi viene da pensare, siamo davvero in un paese civile? Mi viene da pensare a situazioni che dal post Covid hanno trasformato la mia città in negativo….sotto i portici del Consorzio Agrario da anni si assiste ad una “zona franca” dove si può bivaccare, spacciare e farsi canne a go go” e così via poi elencando i tanti episodi di degrado, ma anche di criminalità, che restano ampiamente impuniti.

“Il Comune ci aveva avvertito che sarebbero partiti i controlli”, afferma Alessandro Lupi, presidente di Fipe Confcommercio “e avevamo subito informato i nostri associati di ciò. Adesso però siamo in contatto con le istituzioni per organizzare, anche con la sollecitazione del Comune, un nuovo incontro stavolta aperto a tutti, in modo da diffondere quello che prescrive la normativa in maniera più capillare”.

Il giro di vite del Comune deriva presumibilmente dai frequenti episodi di litigi tra bande che degenerano in risse aggravate dall’alcol negli orari notturni, situazione che da mesi sta allarmando i residenti i quali chiedono interventi sulla sicurezza. Ma senza andare a punire solo gli esercenti, questo il parere dei gestori che si sono visti arrivare le sanzioni.  “Serve una riflessione costruttiva con le istituzioni su più livelli”, la conclusione del presidente Fipe.

I guai per chi non ottempera alla norma diventano ancora più gravi se si arriva alla terza violazione: in quel caso scatta l’obbligo di chiusura anticipata del locale alle 23 (normalmente è alle 2 di notte).
Giuliana Biagi

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