Borse di studio per universitari
"La Regione aumenti il budget"
Ampliare la platea di chi può usufruire di borse di studio per la frequenza dell’Università, facendo leva sulle risorse regionali, oggi insufficienti in Lombardia. Il Consiglio comunale di Cremona ha approvato la proposta di Mattia Gerevini (Pd) che chiede alla Giunta di attivarsi affinché la Regione stanzi risorse sufficienti per soddisfare una platea più ampia di studenti universitari. In particolare – afferma il consigliere, il più giovane a sedere in Sala Quadri e fresco di laurea – la nostra è una “delle pochissime regioni italiane a presentare la figura degli idonei non beneficiari, aventi cioè diritto a una borsa di studio, ma che vedono negato questo diritto a causa degli insufficienti stanziamenti da parte di Regione.
Nell’anno accademico 2022/2023 soltanto il 16,4% delle studentesse e degli studenti in Italia ha ricevuto una borsa di studio, dato che cala al 10,6% in Lombardia, a fronte di una media europea del 30% e di un obiettivo fissato all’interno del PNRR del 25%“.
Secondo i dati riportati dal consigliere, “il numero totale di beneficiari di borsa di studio è tenuto artificialmente basso da Regione Lombardia, la quale ha scelto di non adeguare il massimale ISEE per l’ottenimento del beneficio alla soglia applicata a livello nazionale. Per contro, la Regione Emilia-Romagna ha stanziato per l’anno accademico 2022/23 43,5 milioni di euro, oltre il doppio delle risorse stanziate dalla Regione Lombardia, a fronte di una popolazione studentesca inferiore del 25% circa”.
Voto contrario alla mozione della maggioranza da parte dell’opposizione, come ha spiegato il capogruppo di Fratelli d’Italia Marco Olzi: “Il problema delle borse di studio è nazionale e comunque ogni anno Regione Lombardia aumenta gli stanziamenti. Per questo abbiamo ritenuto non più necessaria questa mozione”.
Il testo arrivato in Consiglio comuale però afferma che “il Bilancio Previsionale 2024-2026 di Regione Lombardia non stanzia per il diritto allo studio universitario una cifra sufficiente a scongiurare ulteriori esborsi da parte degli atenei e ulteriori casi di idonei non beneficiari. Esiste già un atto ufficiale (datato dicembre 2023) con cui il Consiglio di Regione Lombardia ha approvato un ordine del giorno che impegna la Giunta regionale a stanziare fondi sufficienti per arrivare a una copertura del 100% di chi risulta idoneo alla borsa di studio.
E’ necessaria la mobilitazione delle città sede di università per promuovere un miglioramento della situazione complessiva del diritto allo studio universitario in Lombardia”, afferma Gerevini.