Politica

Alquati: "Tagli diritto allo studio,
scuole paritarie a rischio collasso"

Fermo voto contrario al bilancio di previsione 2025 da parte della consigliera della Lega Jane Alquati. “Dettaglierò la mia contrarietà durante la discussione nel prossimo Consiglio Comunale fissato per il giorno 19 dicembre”, spiega, “ma ieri in commissione BIlancio mi sono soffermata in particolare sul taglio al Diritto allo Studio, quel provvedimento che disciplina i contributi da parte dell’Amministrazione Comunale alle scuole pubbliche e paritarie di ogni ordine e grado. Ho richiesto espressamente al presidente della Commissione Bilancio la delibera relativa alle annualità 2023 e 2024 per paragonarle a quelle in votazione oggi inerenti le annualità 2024 e 2025″

“Se da gennaio 2023 a dicembre 2024 le risorse stanziate ammontavano a 878.250 euro, da gennaio 2024 a dicembre 2025 le risorse ammontano a 737.730 euro con un taglio di circa 140.000 euro, un taglio importante per le scuole cremonesi che da anni devono affrontare criticità sempre maggiori e bisogni educativi sempre più complessi.
Il Vicesindaco presentando il bilancio nello scorso Consiglio Comunale ha dichiarato che il bilancio costruito ‘non avrebbe lasciato indietro nessuno’. A conti fatti, è il caso di dirlo, lascia indietro gli studenti cremonesi.

“Mi preme sottolineare anche un altro dato allarmante: quattro voci compongono il diritto allo studio e una afferisce alla convenzione che regola i rapporti tra il Comune e le scuole infanzia paritarie Adasm Fism. Il bilancio riporta un taglio di 111.000 euro (l’80% dei tagli complessivi citati di 140.000 euro), la convenzione precedente prevedeva un importo biennale di 380.000 euro, la convenzione da approvare passerebbe a 268.130, con un ingente riduzione di contributo che metterebbe seriamente in difficoltà le scuole infanzia paritarie che garantiscono un servizio importantissimo alla città, contribuendo alla ricchezza del panorama cremonese di scuole infanzia”.

“Giovedì – aggiunge Alquati- ne discuteremo anche in Commissione Istruzione ma inizio a porre l’attenzione su questo tema cogliendo già l’allarme del mondo ADASM FISM che teme di non poter più fornire servizi educativi a quasi 400 bambini cremonesi.
Nella delibera si vede anche la riduzione della convenzione con i nidi privati accreditati che passerebbe da 330.000 euro a 300.000 (riduzione del 10%) e la riduzione del contributo alla Federazione Oratori e dei servizi prescuola e doposcuola dei privati accreditati che ammonterebbe a soli 55.000 euro con una riduzione del 50%.

“Anche da questi tagli al diritto allo studio – conclde Alquati – si comprende un’impostazione che non mi appartiene, che ha una visione di  bilancio assistenzialistico che tagli i servizi legati alla promozione del benessere e che non riconosce il valore dei soggetti privati che svolgono una funzione pubblica”.

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