Politica

Fnc: "L'aumento delle tariffe non
graverà sul 95% dei cremonesi"

Il gruppo consigliare Fare Nuova Cremona Attiva respinge le critiche al bilancio di previsione di Forza Italia

Riccardo Merli

Si accende il dibattito in vista dell’approvazione del Bilancio del Comune di Cremona per i prossimi due anni,  in vista del consiglio comunale del 19 ottobre. “La nota di Forza Italia, a firma di Saverio Simi e Luca Ghidini, presenta la realtà in modo parziale, quando addirittura non la stravolge”, fanno sapere dalla lista di Fare Nuova Cremona Attiva, rappresentata in consiglio da Riccardo Merli e Cinzia Marenzi.
“È noto quanto sia difficile per i Comuni italiani chiudere i bilanci; molti sono in enorme difficoltà.
Infatti i bisogni delle città sono in costante crescita, i costi in aumento, i trasferimenti da parte dello Stato ai Comuni hanno subito una contrazione (nel 2025 si prevede un taglio di circa 200.000 euro per il Comune di Cremona).

“A fronte di questa situazione, è del tutto evidente che la ricerca di nuove risorse è indispensabile per tenere il bilancio in pareggio e mantenere la quantità e la qualità dei servizi per i cittadini. È quanto è stato fatto anche per il bilancio di previsione 2025 del Comune di Cremona.
Gli interventi effettuati nel bilancio di previsione 2025 del nostro Comune, dopo un attento lavoro di analisi e valutazione, sono stati il più possibile mirati.

“Per la stragrande maggioranza dei cittadini (circa il 95%) non ci sarà nessun aumento della pressione fiscale e del costo dei servizi“, affermano gli esponenti della lista aggiungendo che “i principali aumenti riguardano solo alcune imposte che coinvolgono un numero limitato di utenti e per importi contenuti”.

“Affermare che le ingenti risorse messe sui servizi sociali in questi anni non trovano giustificazione in una città come Cremona, che ha un reddito medio superiore alla media nazionale, è quantomeno bizzarra! Simi e Ghidini non hanno mai sentito parlare della media del pollo di Trilussa??
Altra affermazione che stravolge la realtà è quella che riguarda i costi per incarichi e consulenze. La stragrande maggioranza dei costi per consulenze e incarichi è vincolata a progetti che vengono finanziati con bandi”.

Ci sono poi le questioni nazionali. “Simi e Ghidini poi enfatizzano l’attività del governo centrale, che starebbe razionalizzando la spesa per ridurre le aliquote Irpef ai cittadini. Questa operazione non ci trova affatto concordi nella modalità con la quale è stata posta in opera.
Seguire la strada del taglio delle risorse ai Comuni, lasciando invece, solo per fare qualche esempio, a banche e assicurazioni gli enormi extra profitti di questi ultimi anni; il regalo fatto alle partite IVA con una tassazione ed un trattamento di sfacciato favore ; la lotta all’enorme evasione ed elusione fiscale ancora troppo blanda; sono scelte del governo che non condividiamo.
“Ricordiamo infine che il bilancio di previsione 2025 sarà soggetto, come sempre avvenuto, a costanti variazioni nel corso dell’anno, a seguito dello sviluppo di entrate e spese e quindi alcune poste di bilancio subiranno delle variazioni che potranno essere migliorative”.

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