Ambiente

Fotovoltaico Tamoil, Comune: quali
interferenze con lavori in corso?

La recinzione "mangia smog" del deposito Tamoil lungo la tanegnziale

Il progetto presentato da Tamoil Raffinazione lo scorso ottobre al Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE) riguarda “l’autorizzazione al solo cambio di riutilizzo delle aree oggetto di dismissione, mentre in relazione all’autorizzazione dell’impianto fotovoltaico sono fatte salve le procedure autorizzative previste dal D./gs n.28/2011″: ossia sarà la Regione a dover convocare la conferenza di servizio, dove anche il Comune di Cremona, oltre agli altri enti competenti,  dovrà esprimere il proprio parere.
Sono gli ultimi aggiornamenti che arrivano dal Comune, in seguito a una interrogazione del consigliere FI Saverio Simi in merito al progetto per la realizzazione di un parco fotovoltaico della capacità nominale di circa 4MW, su una superficie di circa 12 ettari e con potenza di picco in DC dell’impianto pari 5.712,12 kWp.

Il 2 dicembre scorso il Comune ha ricevuto dalla direzione Generale Ambiente e Clima della Regione la richiesta di parere in vista dell’Intesa Stato-Regione riguardante l’istanza di modifica dell’utilizzo delle aree dismesse dall’attività di raffinazione. “I settori competenti del  Comune si stanno coordinando per trasmettere agli uffici della Regione e del Ministero dell’ambiente le proprie valutazioni di competenza nei tempi stabiliti”, specifica l’assessore Simona Pasquali nella risposta all’interrogazione. “Il Settore Area Vasta, Ambiente, Transizione Ecologica ha provveduto a specifica convocazione di conferenza dei servizi finalizzata alla valutazione delle interferenze rispetto alla MISO” (messa in sicurezza operativa, che come noto è ancora in corso).

Per maggiori chiarimenti in merito al progetto, si dovrà  attendere la convocazione dell’Osservatorio Tamoil prevista dal Comune entro la metà di febbraio. gb

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