Politica

Rinnovo segreteria Pd:
Michele Bellini unico candidato

È Michele Bellini, cremonese, 33 anni, l’unico candidato all’elezione del nuovo segretario provinciale del Pd. Elezioni rese necessarie dopo le dimissioni di Vittore Soldo, eletto la prima volta a novembre 2018 e riconfermato.

L’obiettivo di questi mesi da parte del Pd era proprio quello di arrivare a una candidatura unitaria. Sarà poi l’assemblea provinciale del Pd, convocata nei giorni del 25 e 26 gennaio, a eleggere il nuovo segretario provinciale che succederà a Vittore Soldo.

Nella lettera inviata agli iscritti, Bellini sintetizza le ragioni di quella che lui stesso definisce una “scommessa, per me e per tutti noi. È la scommessa che ci siano tanti di voi pronti a ritrovare entusiasmo per la politica.
Dobbiamo impegnarci affinché il nostro partito non si trasformi in un comitato elettorale o, peggio, in uno strumento al servizio di interessi personali. È una scommessa per coinvolgere persone nuove, accoglierle con calore e farle sentire a casa fin dal primo giorno. Una scommessa per convincere chi si è allontanato a tornare”. Largo ai giovani ma non al giovanilismo: “Il rinnovamento che ci attende deve essere un abbraccio tra generazioni, come evocò Pierluigi Bersani a Pessina nell’estate del 2023: ‘Per portare avanti un carretto servono sia chi lo spinge che chi lo tira”.

Non si nasconde che la sfida sia impegativa, “non solo per le condizioni difficili in cui versa la struttura – nonostante l’impegno essenziale di chi la mantiene in vita – ma per il peso delle responsabilità, che sono certe e molteplici, mentre i riconoscimenti non sempre arrivano. Lo abbiamo visto con il Segretario uscente, Vittore Soldo, che per oltre sei anni ha guidato la nostra comunità con passione, dedizione e pazienza, anche quando il suo ruolo non è stato pienamente riconosciuto. Nonostante le difficoltà, Vittore ha ottenuto risultati davvero importanti, sempre spendendosi in prima persona.
A Vittore va la mia sincera gratitudine, per ciò che ha fatto e per come mi ha accolto in questa comunità”.

Internazionale per formazione e studi – prima negli Stati Uniti, poi in Europa – Bellini è uno di quei giovani che hanno deciso di tornare nella sua terra d’origine: “Negli anni in cui ero lontano ho mantenuto vivo questo legame, intervenendo sulla stampa locale o collaborando con le scuole del territorio. Durante quegli anni ho riflettuto molto sul nostro Paese, soprattutto pensando ai tanti giovani che lo lasciano: negli anni dieci, mentre le destre urlavano contro i barconi, 1,3 milioni di ragazzi e ragazze tra i 20 e i 34 anni se ne andavano in silenzio”. Sono tornato, aggiunge, “perchè ho capito che bisogna seguire il nostro sentire più profondo e le intuizioni che ci offre.
Questa stessa sensazione mi ha guidato nella scelta di candidarmi. Credo che la politica debba garantire alle persone la libertà di scegliere di restare, senza essere costrette ad andarsene. Diritto a restare significa poter immaginare il proprio futuro qui, con un lavoro dignitoso, una casa accessibile, la possibilità di costruire una famiglia, l’accesso alle cure”.

La sua prima azione in caso (scontato) di elezione da parte dell’assemblea, sarà “un giro di tutti i circoli per incontrarci e discutere insieme” sulla base del programma che a breve verrà diffuso, ripromettendosi di “arricchirlo, adattarlo e realizzarlo alla luce delle condizioni oggettive in cui ci troviamo. Il nostro obiettivo principale è rilanciare un orizzonte di senso condiviso. Struttura e risorse sono indispensabili, ma prima ancora viene il senso dell’impegno.
Non posso promettervi che vinceremo questa sfida. Le difficoltà ci sono e bisogna essere realistici. Ma soprattutto, non dipende solo da me: dipenderà anche da voi, se vorrete lavorare insieme, se ci crederete e vi metterete in gioco. Quello che posso promettervi – conclude Bellini – è che io mi impegnerò al meglio delle mie capacità per provarci”.

Michele Bellini lavora come consulente politico. In precedenza ha lavorato nella direzione della Scuola di affari internazionali di Sciences Po a Parigi, dove si è specializzato in affari europei e diplomazia economica. Ha contribuito alla fondazione dell’Académie Notre Europe dell’Istituto Jacques Delors e ha organizzato diverse iniziative di cittadinanza attiva rivolte ai giovani. Dal 2021 al 2023 è stato il capo segreteria di Enrico Letta e durante il suo mandato si è occupato anche di innovazioni della partecipazione democratica. Oggi ricopre il ruolo di responsabile politiche europee del Partito democratico della Lombardia e a marzo 2024 ha pubblicato il suo primo libro, Salviamo l’Europa. Otto parole per riscrivere il futuro, edito da Marietti, presentato anche a Cremona in un affollato incontro il 2 marzo scorso nella sala della Società Filodramatica.

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