Lettere
Giuseppe Verdi come spirito per molte iniziative culturali
da
Giampietro Comolli, Comitato Giuseppe Verdi Piacenza
Il neonato comitato Giuseppe Verdi è dedicato all’insieme Maestro-Uomo Verdi nella sua epoca e nelle sue terre. Oggi fra fondatori e partecipanti abbiamo raggiunto il traguardo di 100 amici. Da aggiungere le oltre 400 firme di cittadini raccolte a Busseto grazie al punto di riferimento culturale artistico GV Bottega. Un grazie anche ai politici piacentini, soprattutto onorevoli, che si sono mossi presso il ministero della cultura per ottenere aiuti sostegni a progetti e iniziative. Grazie anche all’assessore del comune di Piacenza avv. Fiazza per l’impegno e l’interesse che sta profondendo sia a livello comunale che in Regione. La Regione, dopo il ministero, ha tutti gli strumenti per risolvere diverse matasse ancora ingarbugliate, come la futura gestione di villa Verdi dopo l’acquisizione pubblica e l’ex albergo san Marco per renderlo disponibile in toto dopo l’alienazione del Comune. Merito anche all’impegno del produttore cinematografico Giorgio Leopardi e del regista Pupi Avati per il docufilm sulla piacentinità di Verdi e alla associazione Terre Traverse da anni impegnata e alla Banca di Piacenza per aver scosso gli animi ancora grazie al compianto presidente Sforza Fogliani.
Ben vengano tutti gli aiuti e sostegni pubblici, a cominciare dai 500.000 euro messi a disposizione subito dalla Commissione della Camera per rivitalizzare la figura e il territorio di Giuseppe Verdi. Diventa quindi importante creare un tavolo o un gruppo di lavoro, pubblico e privato, che possa intraprendere un percorso strategico, di sistema di durata e continuità, non solo eventi sporadici, limitati e gestiti da un unico soggetto. Questo comporterebbe anche la fine di tutti i campanilismi che ancora oggi vediamo portati avanti con livelli molto localistici e limitati da enti pubblici più per una visibilità personale e autoreferenzialità che non per un progetto globale, forte, ben programmato. verdi a Piacenza non ha bisogno dell’ennesimo evento teatrale “dentro” ai luoghi sacri delle opere liriche che già attuano un palinsesto e cartelloni di alto profilo, ma ha bisogno di uscire allo scoperto, coinvolgere i giovani piacentini musicisti e non, di lasciare un segno visibile sul territorio piacentini della presenza, frequentazione, lasciti, beneficenza del Maestro e Uomo del suo tempo.
Piacenza deve dimostrare di avere un progetto. Deve vere un unico brand dedicato al Maestro&Uomo insieme. Tutti i comuni della provincia devono dialogare fra loro. la Regione deve sbrogliare la questione dell’ex albergo san Marco. Le forze politiche devono istituire una Fondazione che gestisca il progetto piacentino dedicato soprattutto alla apertura, fruizione, gestione di villa Verdi quando pronta, la saletta in stazione ferroviaria, gli asili infantili e ….massimo gaudio … un monumento socioculturale del maestro e uomo che rest per sempre visibile e attrattivo per Piacenza. Rivitalizzare vuol dire creare e dare un futuro …le occasioni brevi non servono.
Come comitato siamo nati e lavoriamo solo per unire tutte le forze piacentine esistenti verso un obiettivo comune che reputiamo composto a un primario “itinerario-percorso” che unisca villa Verdi, ospedale Villanova, casali agricoli, san Marco, asili di Cortemaggiore e Piacenza, Provincia, teatro Municipale, Conservatorio, scuole di musica orchestre e cori piacentini …..ma anche Busseto, Roncole, Cremona quali “luoghi” vissuti dal maestro e ognuno con la sua peculiarità, immagine, destinazione, valore.
© Riproduzione riservata