L'incontro Virgilio-Ancorotti
"Fronte comune per la sicurezza"

Un’ora abbondante di colloquio nel pomeriggio di venerdì in Comune tra il sindaco Andrea Virgilio e il senatore Renato Ancorotti per valutare le possibilità di aumentare le risorse di pubblica sicurezza per la città di Cremona. Insieme a loro, in sala Giunta, il presidente del Consiglio Comunale Luciano Pizzetti e l’assessore alla sicurezza Santo Canale.
“Possiamo intervenire su ministeri e deputati per cercare di aiutare la città ad ottenere un maggior numero di forze dell’ordine – ha detto Ancorotti a fine incontro -. Può esserci anche un po’ di esercito in certe zone, ma noi vogliamo una città sicura, non una città completamemte presidiata. C’è collaborazione massima dal punto di vista delle nostre funzioni con il sindaco e con tutto il Comune di Cremona. Io credo che si potranno valutare delle azioni insieme, ne abbiamo parlato e cercheremo di portarle avanti”.
Si è parlato anche di utilizzo di strumenti di intelligenza artificiale per aumentare le possibilità offerte dalla videosorveglianza, in modo da avere maggiori possibilità di identificare chi disturba o effettua atti criminali, nel caso non vi siano pattuglie disponibili.
“Questo è quello che si può fare da un punto di vista repressivo – aggiunge Ancorotti – però c’è tutta un’altra serie di azioni volte a portare i giovani ad avere rispetto. E lì è necessario un intervento di tipo sociale che a volte è difficile fare, perché manca la famiglia dietro a questi ragazzi, che magari non vanno nemmeno a scuola. Questo è il risvolto un po’ più complicato, occorre verificare quali sono le possibilità di intervenire sui giovani, non solo da un punto di vista repressivo ma da un punto di vista educativo”.
Sulle risorse finanziarie che il governo potrebbe mettere in campo però non ci sono certezze. “I mezzi sono sempre meno dappertutto, purtroppo”, risponde Ancorotti. “Si cercherà insieme di trovare risorse anche attraverso la Regione, oltre che il Governo per implementare il sistema delle forze dell’ordine e la video-soveglianza. L’obiettivo è sicuramente quello di aiutare i cittadini a essere tranquilli e uscire la sera senza paura. Però attenzione ad enfatizzare la pericolosità della situazone cremonese, io cercherei di non esagerare perchè questo mette ancora più pressione e spaventanta di più i cittadini”.
E’ però proprio dalla destra, di cui Ancorotti è rappresentante, che a Cremona si levano le maggiori richieste di interventi preventivi e repressivi. Su questo Ancorotti si mostra realistico rispetto a chi invoca una Cremona tranquilla “come c’era prima” per citare alcune di queste voci: “Io credo che niente sia più quello di prima. Anche Cremona sta vivendo una evoluzione, che forse per certi aspetti è una involuzione, che purtroppo stanno subendo un po’ tutte le città. Una situazione che esiste nelle grandi città e ora anche nelle città di medie dimensioni. Bisogna trovare mezzi che siano appunto repressivi ma che siano anche in grado di educare al rispetto, che per me resta il concetto chiave”.
“Ancorotti – ha spiegato poi il sindaco Virgilio – è sempre stato disponibile a confrontarsi con noi rispetto alle richieste del territorio, è successo per quanto riguarda la cultura (i finanziamenti al festival Monteverdi entrato nel circuito degi eventi nazionali, ndr) e adesso ci siamo confrontati anche su un quest’altro tema, la sicurezza, cosa che faremo anche con altri parlamentari. Oggi c’è stata una convergenza di vedute, a dimostrazione che l’argomento non è di destra né di sinistra ma è della città, e anche a fronte di altre sollecitazioni che ci sono arrivate dai sindacati di polizia, abbiamo deciso di fare sistema territoriale dal punto di vista politico”.
Quanto alle concrete possibilità di vedere degli effetti di questa collaborazione, bisognerà aspettare: “E’ chiaro che non sono i parlamentari a decidere, ma sono i ministeri; siamo all’nterno di un percorso che abbiamo voluto intraprendere insieme. Voglio essere chiaro: qui non si tratta di giocare a ping pong e dare la palla a un senatore che ha un’appartenenza politica diversa dalla mia, ma di voler giocare insieme ed essere tutti responsabili di fronte a questo tema”.
Rispetto alla richiesta dell’utilizzo dell’esercito: “Abbiamo entrambi manifestato alcune perplessità rispetto al fatto di militarizzare la città perchè questo non farebbe bene alla città stessa“, afferma il sindaco. “Se invece il tema è quello di avvalerci della presenza di militari in alcuni luoghi sensibili, allora c’è un’apertura, anche in nome della concretzza del percorso. E’ chiaro che anche in questo caso occorre capire se c’è una disponibilità di risorse”.
Per quanto riguarda la collaborazione con il Governo, massima disponibiltà anche da parte della senatrice della Lega Silvana Comaroli e di Fratelli d’Italia Cristina Almici che su questo aveva da tempo presentato un’interrogazione parlamentare su sollecitazione di Marcello Ventura, chiedendo l’incremento degli organici di polizia.
Giuliana Biagi