Comune, ripristinato il tavolo
della Sala della Consulta
Il grande tavolo posto al centro della Sala della Consulta di Palazzo Comunale è stato riportato alle sue dimensioni originali, dopo che era stata smontata e collocata nella Sala Azzurra la parte centrale. Opera dell’ebanista Orlando Baltieri, così come le venti sedie e la poltrona in “stile Settecento” che lo accompagnano, il tavolo riprende nelle forme il disegno del pavimento a mosaico della principale sala di rappresentanza del Palazzo Comunale, già adibita, prima dei lavori di sistemazione, riordino e decorazione deliberati nel 1927, ad aula consiliare.
Questo grande ambiente, già decorato nel 1871 su disegno di Vincenzo Marchetti, venne allora ripensato secondo il progetto redatto dall’architetto comunale Aldo Ranzi, mentre per la decorazione della volta con otto tondi che raffigurano altrettante virtù, nonché il disegno del pavimento, così da armonizzare la grande ellisse centrale con le dimensioni del tavolo che si stava realizzando, ci si affidò al pittore Antonio Rizzi, autore anche dei quattro pannelli allegorici da porre sopra le finestre, celebrativi delle glorie cittadine e delle sue risorse economiche.
Nel frattempo si è in attesa del parere della Soprintendenza per la chiusura delle buche pontaie presenti sulla parte più antica del palazzo così da risolvere il problema della presenza dei piccioni che, nonostante gli accorgimenti presi in passato, continuano ad utilizzarle (le buche pontaie venivano usate per conficcare i pali dei ponti, cioè delle impalcature, usati per completare le costruzioni particolarmente alte. Per realizzarle bastava semplicemente sostituire ad alcune pietre le estremità di travi in legno, che finivano così murate nell’insieme e solo in un secondo momento venivano tolte, lasciando aperta una piccola buca che poteva anche essere colmata). Anche per la rimozione del linoleum in alcune parti dell’edificio e il successivo recupero del sottostante pavimento originale in cementine si sta attendendo il nulla osta sempre della Soprintendenza.
“Con questi interventi, insieme ad una nuova intitolazione delle sale di rappresentanza che accompagnerà quella tradizionale, nonché ad una rivisitazione degli arredi, si vuole dare il massimo lustro al Palazzo Comunale per farlo diventare, insieme al Museo Civico ‘Ala Ponzone’, al Teatro “A. Ponchielli” e al Museo del Violino, un polo culturale della nostra città. Ringrazio conservatore del Museo Civico, Mario Marubbi, per la costante disponibilità al confronto e per i preziosi suggerimenti”, ha commentato l’assessore Paolo Carletti, che ha la delega alla valorizzazione del Palazzo Comunale.