Via Bergamo, fa discutere il taglio
delle piante sulla scarpata RFI
Sta facendo discutere l’intervento di taglio degli alberi in via Bergamo, di fronte a via Crema. Proprio qui, sulla scarpata di proprietà Rfi, si erano registrati l’anno scorso alcuni cedimenti di piante, e in un caso, ad aprile, un crollo aveva causato ingenti danni. L’intervento di manutenzione iniziato proseguirà anche nei prossimi giorni, fino al 24 gennaio.
Lo scorso luglio era stata la consigliera Paola Tacchini (M5S – Cremona Cambia Musica), con una interrogazione al Comune di Cremona e una richiesta di chiarimenti a Rfi, a sollevare il tema di una corretta manutenzione del patrimonio arboreo. A preoccupare erano i segni gialli comparsi su diversi fusti che solitamente indicano le piante da abbattere. Rfi aveva assicurato che, in accordo col Comune e fatta salva la pericolosità di alcune piante, “l’approccio era quello di prediligere la potatura rispetto all’abbattimento degli alberi al fine di preservare quanto più possibile il verde urbano operando dunque con la massima sensibilità verso i temi ambientali”.
All’interrogazione aveva risposto l‘assessore all’Ambiente Simona Pasquali, specificando che le piante contrassegnate di giallo erano quelle che necessitavano di ispezione strumentale, oltre a quella visiva, “al fine di avere garanzia circa lo stato di salute e di stabilità”.
A tutt’oggi, l’assessore ribadisce che “le piante che vengono abbattute dovranno essere compensate con altre piantumazioni, in loco oppure in altre aree della città, che saranno concordate con gli uffici comunali”. Robinie e cedri, in particolare, destavano particolare preoccupazione: le prime come noto, sono piante non autoctone e infestanti.
“La mia interrogazione nasceva da segnalazioni di cittadini e della coalizione che rappresento”, precisa Paola Tacchini. “Al momento posso solo dire che per fortuna questa operazione viene fatta adesso e non in primavera, ma detto ciò, ci sono ancora preoccupazioni sul fatto che venga privilegiato l’abbattimento dei fusti rispetto a regolari manutenzioni. Mi auguro inoltre che chi sta effettuando l’intervento abbia tenuto conto un minimo della fauna che nidifica, ad esempio gazze e corvi che hanno nidi anche invernali. Come coalizione ci siamo posti anche questo tema, la nostra domanda è: il Comune, oltre ad aver fatto la verifica e ammesso che alcune piante fossero pericolose, ha preso in considerazione anche questo aspetto?”
Giuliana Biagi