Politica

Grumello, voto e polemiche:
Gorini va al Consiglio di Stato

Albino Gorini

Albino Gorini, sconfitto per un solo voto alle amministrative dell’8 e 9 giugno 2024 di Grumello Cremonese, non demorde. Dopo che il TAR di Brescia aveva respinto il ricorso l’11 dicembre, con fine ultimo di ricontare le schede, l’ex candidato sindaco va al Consiglio di Stato, la seconda istanza del giudizio amministrativo: udienza fissata per l’8 maggio.

Gorini, della lista civica “Amo Grumello e il suo territorio”, dopo essersi consultato con i suoi avvocati e dopo aver organizzato un incontro con i candidati consiglieri, ha deciso di proseguire l’iter di verifica.

Per contestare chi avrebbe interpretato come “fantasma” le schede della discordia, Gorini ha predisposto un manifesto, appeso nella bacheca del gruppo consiliare in piazza: “Una procedura originale di comunicazione con la cittadinanza – sostiene -. Ho voluto mostrare le due schede analizzate nel ricorso: nella prima c’è un voto alla mia lista con preferenza nello spazio riservato all’altra lista ma il nome indicato è un mio candidato consigliere. La regola dice che si annulla il voto di preferenza ma si ritiene valido il voto alla lista. Nella seconda scheda l’elettore non ha espresso voto di lista ma la sua volontà ci appare chiara dato che ha scritto due miei candidati consiglieri, sebbene uno dei due l’abbia messo nello spazio riservato all’altra lista. Ogni elettore-cittadino può giudicare le due schede.”

Gorini chiarisce che: “il giudizio non è una ripetizione del processo ma un approfondimento sulle metodologie adottate nella prima istanza. Rispettiamo la funzione del Sindaco ma nello stesso tempo ci sentiamo liberi di adire gli organi giurisdizionali per fare chiarezza su un’elezione che si è conclusa in modo singolare”.

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