Straziante addio a Cinzia Cauzzi
"Oggi ha riabbracciato la mamma"
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Grande commozione, questa mattina nella cappella dell’ospedale maggiore, per le esequie di Cinzia Cauzzi, la giovane di 28 anni che ha perso la vita una settimana fa dopo una fatale uscita di strada nel cuore della notte mentre stava guidando verso Cremona, lungo via Giuseppina. Una folla straripante, che la chiesa non è riuscita a contenere, l’ha salutata per l’ultima volta e si è stretta accanto al papà Cesare, alle sorelle Alessandra ed Elisa, ai fratelli Riccardo, Giulio, Simone, Valentino, ai tantissimi amici e conoscenti.
Folta anche la presenza delle suore del Sacro Cuore di Gesù, provenienti dalla casa madre di Asola, ma anche da altre sedi del nord Italia: il padre della giovane infatti è da sempre molto legato al gruppo religioso attivo con missioni in Burundi, dove si reca ogni anno e dove aveva conosciuto la moglie, portandola poi in Italia.
Molto toccanti le parole del celebrante: “Ho imparato che nella vita ci sono dei momenti in cui le parole sono quasi inutili, questo è uno dei quei momenti. La cosa più grande è la vostra presenza a sostegno del lutto del papà di Cinzia dei suoi fratelli e sorelle, la presenza vale più delle parole”. Il sacerdote ha poi fatto due citazioni, una evangelica: “Signore, se tu fossi stato qui mio fratello non sarebbe morto”: è la domanda che tutti ci facciamo quando muore qualcuno nel pieno della sua vita, con tante cose che poteva realizzare, con tanti sogni che probabilmente aveva, desideri che forse confidava agli amici”.
E un’altra decisamente laica, citando le parole di una celebre canzone di Francesco Guccini: “Voglio ricordarti com’eri, pensare che anora vivi”: parole dette da una persona che non è credente, ma oggi davanti al Signore dobbiamo avere la forza di pensare che ancora tu vivi e c’è qualcuno che ti ha già abbracciato, la tua mamma, che sicuramente hai incontrato oggi. E sicuramente potrete da lassù guardare papà e i vostri fratelli”.
Al termine della cerimonia funebre, mesto corteo al cimitero di Cremona.
Giuliana Biagi