Cronaca

Metalmeccanici in sciopero,
manifestazione e corteo su viale Po

Il mondo dell’industria Metalmeccanica e dell’installazione di impianti si è organizzato con uno sciopero di otto ore a livello nazionale, la contestazione è stata proclamata dai sindacati Fiom-Cgil, Fim-Cisl e Uilm-Uil con lo scopo di far ripartire la trattativa per il rinnovo del Contratto collettivo nazionale.

La trattativa, a detta dei sindacati, sarebbe bloccata a causa dell’indisponibilità di Federmeccanica e Assistal. La protesta a Cremona è partita dal parco Ugo Tognazzi e ha raccolto un numero importante di presenze. I lavoratori si sono radunati intorno alle 10. Dapprima si è tenuto un comizio, durante il quale hanno preso la parola i rappresentanti sindacali, spiegando le motivazioni della manifestazione. Successivamente il gruppo è partito in corteo lungo viale Po.

“E’ importante un rinnovo contrattuale perché in questo momento, tra l’altro di difficoltà, la nostra industria è sotto attacco a livello mondiale e ha delle debolezze anche a livello nazionale” sostiene Monica Tonghini, segretario generale Fim-Cisl asse del Po. “Abbiamo bisogno di tenere insieme le cose. Noi stiamo affrontando una transizione digitale, ecologica importante e dobbiamo essere tutti coesi, il rinnovo del contratto serve anche a questo. Aumentare i salari dei lavoratori, aumentare e migliorare le tutele dei lavoratori serve proprio a difendere anche l’industria”.

Da parte dei sindacati anche l’esigenza di fare ordine nei contratti lavorativi, come spiega ancora Tonghini: “Nel mondo del lavoro ci sono tante tipologie di assunzione e noi vogliamo tenerle insieme tutte, dando stabilità a chi entra in modo precario. Bisogna dare delle regole agli appalti che stanno entrando nelle aziende, chiedendo appunto a Federmeccanica di mettere in campo una serie di formazioni dei lavoratori per far sì che nelle transizioni non rischino di essere esclusi”.

Lorenzo Scaratti

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