Porte aperte in Prefettura col FAI
Un tuffo negli anni Trenta
Il Prefetto ha aperto oggi le porte del Palazzo del Governo ai cittadini, con una visita guidata dai volontari del FAI: un’iniziativa che ha riscosso un grande successo, con le prenotazioni andate a ruba in poche ore.
I visitatori hanno potuto ammirare gli alloggi privati prefettizi, aperti al pubblico nel weekend anche nelle prossime settimane.
Le sale di rappresentanza, l’ufficio del prefetto, le sale di ricevimento, fino allo studio di Farinacci; e poi ancora la sala del biliardo, le camere da letto dove dormirono i presidenti Carlo Azeglio Ciampi e Sandro Pertini, durante le visite in città, e il grande terrazzo dove in primavera cresce un profumatissimo glicine.
Negli appartamenti vengono conservate opere di noti pittori come Antonio Rizzi, Galelli, Busini e Jacopo da Bassano.
“Oggi sono aperti per la prima volta, in maniera completa al pubblico, gli appartamenti privati del prefetto – ha commentato Davide Bruneri, vice delegato Fai Cremona – realizzati a partire dagli anni Trenta con una decorazione in pieno stile fascista. I partecipanti hanno avuto la possibilità di arrivare fino allo studiolo privato del prefetto, al grande terrazzo, oltre che a tutta una serie di saloni e salotti di rappresentanza, che contengono una ricca collezione di opere d’arte, risalenti al periodo fra Otto e Novecento”.
“Gli appartamenti – ha proseguito Bruneri – erano già stati visitati, almeno in parte, durante due edizioni delle giornate Fai, anche se mai interamente; questa è quindi la prima volta che vengono aperti alla cittadinanza proprio grazie anche alla volontà del prefetto”.
In meno di ventiquattro ore, tutti i 150 posti disponibili sono andati sold out; per questa ragione, la delegazione cremonese del Fai è già al lavoro, insieme alla Prefettura, per fissare nuove date per appuntamenti dedicati.
Nicoletta Tosato