Cronaca

Centro Padane Engineering
si è presentata ai Comuni

Centro Padane Engineering si è presentata al territorio mercoledì pomeriggio, nell’aula magna del Politecnico. Presenti 35 sindaci. Un momento di incontro importante, durante il quale i vertici hanno raccontato la propria mission, che comprende una svariata serie di servizi per le pubbliche amministrazioni.

“Centro Padane Engineering è un’azienda di alto profilo innovativo al servizio delle comunità” ha spiegato il direttore, Damiano Bonomelli. “Operiamo con elevati standard di qualità nei settori dell’ingegneria e dell’architettura, fornendo servizi integrati di progettazione, direzione lavori, sicurezza e gestione di opere stradali, edifici e infrastrutture.

Il nostro obiettivo è sviluppare soluzioni tecniche avanzate, ricercando sempre il miglior equilibrio tra sostenibilità economica, ambientale e sociale, attraverso un forte coinvolgimento del Cliente.

Grazie alla combinazione tra le competenze tecniche del nostro team e l’esperienza maturata negli uffici tecnici provinciali e comunali, siamo in grado di offrire servizi innovativi e di alto profilo a supporto delle comunità rappresentate dai nostri Soci”.

“Centro Padane Engineering deve essere presentata a tutti i Comuni delle province, perché negli anni ha costruito una struttura solida e ampliato i servizi offerti” ha aggiunto il presidente, Alexander Nisi. “La nostra società punta a farsi conoscere come punto di riferimento per gli uffici tecnici comunali, mettendo a disposizione strumenti di supporto qualificati.

“Stiamo lavorando per allargare la nostra compagine societaria, composta per il 100% da Comuni e Province. La società può operare per l’80% a favore dei soci e destinare solo il 20% del proprio fatturato a soggetti non soci”.

“Centro Padane Engineering è una società altamente qualificata, che negli anni è cresciuta notevolmente fino a giungere ad un organico di 20 persone tra area tecnica e amministrativa” ha spiegato il vice presidente, Elena Bernardini. “Nei primi anni, visto il numero esiguo di dipendenti, risultava complicato soddisfare ulteriori richieste rispetto a quelle degli attuali Soci, in primis le Province di Cremona e Brescia, oggi invece siamo in grado di offrire un supporto concreto ai Comuni.

Ben venga, quindi, l’ingresso nella compagine societaria di nuovi Comuni o anche di Province confinanti interessate ai nostri servizi. Possiamo divenire braccio operativo degli enti locali affiancando gli uffici tecnici comunali che, soprattutto in questi ultimi anni, si trovano sempre più in difficoltà. Ricordo che, i Comuni, anche qualora non decidessero nell’immediato di far parte della nostra società, ben potrebbero comunque affidarci incarichi, poiché la società può operare a favore di soggetti non soci fini al 20% del proprio fatturato”.

“Centro Padane Engineering è una società di altissima competenza” ha aggiunto il consigliere Paolo Abruzzi. “Gli uffici tecnici comunali affrontano molte difficoltà, e poter contare su una società in-house rappresenta un vantaggio strategico.
Uno degli ambiti in cui la nostra esperienza può fare la differenza è l’efficientamento energetico. La materia è complessa, e avere una struttura dedicata ai Comuni è un’ottima risorsa.

Pensiamo, ad esempio, alla sostituzione dell’illuminazione pubblica: attraverso un’attenta fase di progettazione, si possono ottenere risultati significativi in termini di risparmio ed efficienza. Anche i Comuni più piccoli, pur con risorse limitate, possono beneficiare di interventi mirati che portano vantaggi concreti alla collettività. Siamo a disposizione per supportare le amministrazioni in questi percorsi”.

“Gli uffici tecnici comunali sono in grande difficoltà: non c’è più la corsa al posto fisso, anche a causa delle responsabilità connesse a questi ruoli” ha detto il presidente della Provincia, Roberto Mariani. “Centro Padane Engineering rappresenta uno strumento concreto da mettere a disposizione delle amministrazioni locali, offrendo soluzioni e supporto. È importante illustrare le opportunità che questa società può garantire, anche in termini di accesso alla struttura da parte dei Comuni. Si tratta di un’opportunità ancora poco conosciuta sul territorio.

L’incontro di questa sera è rivolto in particolare alle amministrazioni del Casalasco e del Cremonese, non per escludere altre aree, ma perché nel Cremasco esiste già una realtà consolidata che svolge un ruolo simile”.

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