Cultura

Andrea Baldi espone
al Centro d'arte Perini

Due opere di Baldi

S’intitola I colori della luce la nuova mostra personale allestita al Centro Arte Perini di Castelvetro Piacentino. Nelle sale di Località Ponte 7, appena dopo il ponte che congiunge la sponda cremonese a quella piacentina del Po, sono esposte, fino al 2 aprile, le opere di Andrea Baldi, artista originario di Orvieto ma residente a Guardamiglio, nel Lodigiano.

“Carta e colori – spiega – dapprima solo hobby passeggeri, si sono trasformati in una passione che mi ha portato a voler approfondire la conoscenza dell’arte. Ho trovato le mie prime fonti di ispirazione nella fotografia e nella musica; in particolare, amo la natura e tutto ciò che la riguarda nei suoi vari colori ed espressioni”.

Dal 1986 fa parte di diversi gruppi di lavoro fondati da artisti che, diversi per stile e formazione, lo hanno aiutato a tradurre nei dipinti le sue idee e i suoi sogni, “a rivelare – come lui stesso afferma – qualcosa di me stesso insieme ai colori, a proporre il soggetto del dipinto in una chiave personale ed emozionale. Utilizzo diverse tecniche pittoriche come la pittura a olio, l’acquerello, l’acrilico, il carboncino, la matita e la china.

I miei primi soggetti sono stati i paesaggi. Oggi mi sento più attratto dalla figura umana e soprattutto dalle espressioni del viso. Il mio più grande desiderio è di preparare una mostra sull’altra faccia della Terra, una sorta di mostra sull’eterogeneità della razza umana, per mostrare le infinite sfumature di luce, colore e sentimento che l’Uomo – di ogni razza – possiede. Il mio sogno è di poter un giorno far percepire i miei quadri a un osservatore nello stesso modo in cui può sentire la musica per fargli sentire parte di essa come un musicista è parte di un’orchestra, focalizzando l’attenzione e ispirando emozioni spesso dimenticate”.

“Il titolo della personale – aggiunge il curatore, Simone Fappanni – fa riferimento alla notevole capacità espressiva del pittore di rendere a pieno la profondità dell’animo umano attraverso la luce, vitale e vitalistica, che si coglie nelle infinite declinazioni del pigmento”.

L’esposizione, che si compone di una trentina di lavori recenti in cui spiccano figure di vibrante intensità espressiva e di raccolta introspezione, è visitabile gratuitamente da lunedì a sabato dalle 9 alle 12 e dalle 15.30 alle 19.30, giovedì solo al mattina, domenica chiuso, ed è accompagnata da una elegante brochure disponibile in mostra.

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