Visit Cremona, incontro
dedicato al turismo musicale

Nella sede della Camera di Commercio, a Cremona, è andato in scena il secondo dei sei incontri che fanno parte del percorso formativo gratuito dal titolo “Turismo e artigianato musicale: strumento per la valorizzazione delle eccellenze del territorio”, inserito all’interno del Piano Operativo di Visit Cremona Dmo. Il percorso formativo è dedicato a guide turistiche, operatori del settore turistico e musicale, teatri, festival, liutai e tutti gli interessati alla tematica. L’obiettivo è quello di fornire una panoramica su strumenti, strategie e casi studio per valorizzare le eccellenze musicali di un territorio. Nel secondo incontro si è parlato del “Turismo musicale e il target del turista musicale”.
“Durante l’incontro è stata descritta la figura del turista musicale – ha spiegato Alessandra Di Caro, Project Manager di Visit Cremona -. Abbiamo fornito ai partecipanti i dati e i trend per inquadrare questo fenomeno e anche per raccontare, più in generale, il fenomeno del turismo musicale. Abbiamo evidenziato qual è il target e come sviluppare, soprattutto, una destinazione dal punto di vista musicale, quindi proprio una strategia di destination marketing a base musicale”.
Una lezione durante la quale sono stati presentati dati e trend per inquadrare il fenomeno del turismo musicale e il target del turista musicale, con focus su dinamiche della domanda e mercati esteri. Due le relatrici: Martha Friel, Professoressa di economia e management del turismo all’Università IULM, e Alessandra Di Caro, Project Manager di Visit Cremona.
“Il turismo musicale per Cremona è un patrimonio importantissimo – ha detto Martha Friel, Professoressa di economia e management del turismo all’Università Iulm -, così come la musica e la tradizione musicale e tutto ciò che è legato a questa. E’ una grande opportunità in termini di sviluppo turistico, perché questo patrimonio porta a scoprire i territori in un modo diverso, attrae un pubblico internazionale diversificato, interessato a scoprire la musica nei territori”.
Mauro Maffezzoni