StradivariFestival Pianoforte
chiude con Alexander Lonquich

Una figura ispiratrice per alcuni grandi maestri della musica classica settecentesca, ma forse non abbastanza valorizzata e nota al grande pubblico.
Si tratta di Carl Philipp Emanuel Bach, quinto figlio di Johann Sebastian e protagonista del concerto per pianoforte che avrà luogo nella serata di sabato nell’auditorium Giovanni Arvedi del Museo del Violino di Cremona.
A dar voce alle note del compositore, il musicista Alexander Lonquich. Tedesco di nascita ma italiano d’adozione, vanta collaborazioni con direttori d’orchestra di fama internazionale e dal 2014 è direttore principale dell’orchestra del teatro olimpico di Vicenza.
Durante il concerto intitolato “L’eredità pianistica del Bach di Berlino”, il maestro interpreterà brani di Carl Philipp Emanuel Bach, per proseguire poi con due colossi della storia della musica che ebbero una vera e propria venerazione per il Cantor, come Beethoven e Schumann.
“Stiamo parlando – ha commentato Lonquich – forse del più importante compositore tra i figli di Bach, che aveva uno stile assolutamente particolare, unico ed è ingiustamente rimasto indietro rispetto agli altri protagonisti del teatro settecento”.
“Ha ispirato tantissimi artisti – ha proseguito – com Mozart e Haydn; penso che lui sia a livello dei grandi. Uno stile poi al contrario di suo padre: libero nella struttura, dove molto spesso non si può neanche individuare cosa succede nella battuta successiva; ci sono bruschi cambi armonici, di atmosfera, da prendere in considerazione insieme al movimento dello Sturm und Drang”.
“Lonquich è uno dei pianisti che io stimo maggiormente – ha commentato il direttore artistico dello StradivariFestival Roberto Codazzi – soprattutto nel repertorio classico; conosce già il nostro auditorium, il nostro pianoforte e chi, meglio di lui, avrebbe potuto suggellare questa prima edizione dedicata allo strumento con i tasti bianchi e neri che ci ha dato molte soddisfazioni?”.
Il concerto chiude la prima edizione della rassegna StradivariFestival- il pianoforte. Nel pomeriggio di venerdì, inoltre, la cittadinanza ha avuto la possibilità di incontrare il maestro Lonquich che dialogando con Codazzi ha sviluppato una discussione sul tema “Johann Sebastian Bach: i figli, gli epigoni”.
“L’opportunità di incontrare l’interprete il giorno prima del concerto – ha concluso Codazzi – è una grossa occasione per il pubblico, che riesce meglio a comprendere alle volte le scelte e le idee dell’interprete stesso”.
Andrea Colla