Smartphone alla guida,
raddoppiate le patenti ritirate

Sono un centinaio le patenti ritirate dall’entrata in vigore del Decreto Salvini – metà dicembre – a oggi dalla Polizia locale di Cremona, di cui ben 80 legate all’utilizzo dello smartphone alla guida. Confrontando il dato con quello dello scorso anno, nello stesso lasso di tempo emerge che è raddoppiato.
“Alla luce delle modifiche al Codice della Strada introdotte dal decreto Salvini, ci siamo concentrati soprattutto su una violazione che da tutti i dati nazionali, e anche cremonesi, è la più diffusa causa di infortunistica stradale” spiega Luca Iubini, comandante della Polizia Locale del Comune di Cremona. “Parliamo dell’articolo 173, ossia l’utilizzo indebito del telefono”.
Questa violazione è nota come tecnodistrazione, “e una delle modifiche principali del codice è stata proprio quella di collegare a questa infrazione un nuovo istituto, che si chiama mini-sospensione, che sarebbe una sospensione della patente aggiuntiva al periodo di ritiro stabilito dal prefetto, nel caso in cui si abbiano meno di 20 o addirittura meno di 10 punti. Questo nuovo istituto prevede il ritiro immediato del titolo di guida da parte della dell’operatore di polizia che ha accertato l’infrazione. Lui dovrà trattenere la patente presso l’Ufficio e restituirla alla scadenza del periodo di sospensione”. Una quindicina le mini-sospensioni applicate.
Il lavoro della polizia si è quindi concentrato sull’attivazione di “servizi specifici, effettuati con varie modalità: sia con dei presidi molto-montati che per ovvi motivi hanno una maggiore capacità di vision all’interno dell’abitacolo, e quindi riescono a carpire l’eventuale errato utilizzo del device elettronico, sia con le modalità telematiche, ossia il sistema Cerbero” conclude il comandante.
“Da questi dati emerge come l’uso indebito del del telefono mentre si guida sia ancora, purtroppo, un comportamento molto diffuso, che bisogna cercare di estirpare”.
Laura Bosio