Cronaca

Sicurezza sui bus, sindacati:
“Telecamere e tasto Sos”

“La sicurezza sugli autobus è una priorità assoluta — commenta Angelo Laface, segretario del presidio Fit-Cisl di Cremona — la proposta di installare un ‘pulsante Sos’ è solo una delle potenziali misure di sicurezza da implementare: la segnalazione d’emergenza associata a un terminale gps potrebbe garantire interventi rapidi ed efficaci. È necessario, inoltre, concludere al più presto la redazione del protocollo d’intesa per la sicurezza a bordo degli autobus e nelle stazioni: su questo punto sollecito le Istituzioni e la Prefettura di Cremona. Infine, vanno istituiti dei Presidi attivi sui mezzi, per fare in modo che il personale possa tempestivamente segnalare le situazioni di pericolo.”

“A livello nazionale, il 13 marzo scorso – aggiunge Laface – presso il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, si è riunito il Gruppo di Lavoro relativo all’attuazione del Protocollo Sicurezza TPL, finalizzato ad individuare gli strumenti necessari per prevenire, contrastare e gestire le aggressioni ai danni del personale front-line del trasporto pubblico locale.

“Il Gruppo di lavoro tecnico, costituito anche da esponenti delle Segreterie Nazionali Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti, Faisa Cisal, Ugl FNA, ha prodotto un documento di proposta di adeguamento normativo. Nello specifico, il documento prevede: il riconoscimento delle lesioni personali cagionate al personale adibito ai servizi di trasporto pubblico come circostanza aggravante, l’introduzione di una nuova ipotesi aggravata del reato di danneggiamento, la procedibilità d’ufficio in caso di percosse e lesioni personali, l’arresto obbligatorio in flagranza di reato, l’arresto in flagranza differita e il procedimento di citazione diretta in giudizio per l’ipotesi aggravata di danneggiamento dei beni destinati al servizio, nonché l’inserimento di una sanzione amministrativa per gli episodi di minore gravità, che non integrano fattispecie di reato.”

“La soluzione al problema delle aggressioni – conclude il segretario di presidio – non è di facile attuazione, tuttavia possiamo raggiugerla con l’impegno e la collaborazione di tutti i soggetti coinvolti: politica, Istituzioni e aziende. L’obiettivo comune deve essere quello di garantire sicurezza ai lavoratori e all’utenza: la sicurezza non è mai un costo, ma sempre un necessario investimento”.

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