Cronaca

Cremona, record lombardo per unioni
di Comuni e pochi sindaci giovani

Sono circa 33 le unioni di Comuni in territorio cremonese, che raggruppano il 29,2% delle 113 amministrazioni comunali: è la percentuale più alta della Lombardia. Seguono Brescia, con il 20,5% dei Comuni (42 in totale) e Pavia, con il 19,4% (36).

Il dato emerge dal report I Comuni della Lombardia recentemente pubblicato dall’Anci regionale. Il documento fornisce un quadro dettagliato della situazione amministrativa in ciascun territorio. Non sorprende che Cremona risulti anche una delle province con la più alta incidenza di piccoli comuni (≤ 5.000 abitanti): con l’89,4% è seconda solo a Sondrio (92,2%).

Altri due dati degni di nota nel nostro territorio sono la percentuale di sindaci donna e quella di sindaci giovani (under 35), in entrambi i casi la più bassa della regione: le donne al governo sono solo l’11,7%, e i giovani amministratori rappresentano solo 2,7% del totale (3 su 113).

Sul piano economico, nel 2023 si contano 24.787 imprese attive, con un calo dello 0,8% rispetto al 2022. Il settore predominante resta quello primario, che coinvolge il 63,7% delle imprese. Gli sportelli bancari sul territorio sono 183, presenti nel 61,1% dei Comuni, con una densità di 1.721 abitanti per sportello.

Andando ad analizzare lo sviluppo infrastrutturale, Cremona ha una rete ferroviaria discreta (19 comuni con stazione), ma la motorizzazione è molto elevata (65,5 auto ogni 100 abitanti): questo conferma una certa dipendenza strutturale dall’automobile per la mobilità quotidiana. Sul fronte ambientale, la potenza fotovoltaica installata è buona (291 MW), segno di un crescente impegno verso la sostenibilità.

Infine non trascurabile è l’aspetto demografico: con un tasso di natalità (6,32‰) tra i più bassi della regione e un saldo naturale negativo (–5,38‰), si conferma la tendenza ad un sempre più marcato invecchiamento della popolazione.

Laura Bosio

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