Cronaca

Turismo, Burgazzi: Puntare su
musica, cicloturismo, sostenibilità

Quale pianificazione turistica per Cremona, in un momento di grande fermento sotto quel punto di vista? A chiederlo è stata la consigliera comunale Jane Alquati (Lega), in un’interrogazione presentata in consiglio lunedì.

A fare il punto è stato quindi l’assessore Luca Burgazzi, che ha illustrato i contenuti del Piano Strategico di Sviluppo Turistico 2024-2026. “Il nostro obiettivo è quello di consolidare e far crescere il posizionamento di Cremona sia nel contesto regionale che nazionale” ha specificato.

“La vera sfida è stata quella di individuare un modello turistico che non andasse a snaturare la nostra storia e la nostra tradizione, ma che anzi ne esaltasse gli elementi più autentici e distintivi”.

Cremona, per l’assessore, “si riconosce sempre di più come una “città umanistica”: una città di dimensioni medie, con una forte identità culturale, che ha la capacità di offrire esperienze di alta qualità senza subire la pressione dell’overtourism, e che sa mantenere una positiva e armoniosa convivenza tra residenti e visitatori”.

Prima è stata quindi fatta una analisi approfondita e dettagliata sia dell’offe1ta turistica che della domanda. “In questa fase, abbiamo mappato in modo preciso gli attrattori culturali presenti in città, la rete degli esercizi ricettivi, sia alberghieri che extra-alberghieri, il sistema museale, gli eventi e, molto importante, i servizi che sono percepiti come utili dai visitatori e ehe sono effettivamente disponibili”.

Parallelamente, il Comune ha “lavorato sull’analisi della domanda turistica, raccogliendo dati attraverso indagini dirette ai turisti, ai residenti e agli studenti universitari, con l’obiettivo di comprendere le loro abitudini di fruizione, la loro soddisfazione e le aspettative nei confronti della città”. Infine si è monitorata la cosiddetta “reputazione online” della città.

E’ seguita la realizzazione di una analisi Swot, “che ha messo in evidenza chiaramente i punti di forza, di debolezza, le opportunità e le minacce per il turismo della nostra città”.

Tra i principali punti di forza sono emerse “la forte reputazione culturale di Cremona, l’unicità del nostro patrimonio liutario, la vivibilità urbana e un tessuto sociale coeso e accogliente”.

Tra le debolezze, invece, “abbiamo individuato la scarsa accessibilità logistica rispetto ad altri poli turistici lombardi, la frammentazione dell’offerta turistica e la necessità di migliorare l’accesso digitale ai servizi informativi”.

Dunque vi sono diversi filoni su cui lavorare. “Il primo pilastro è Musica e Liuteria” ha specificato Burgazzi. “Vogliamo valorizzare questo sapere artigianale non solo attraverso musei e istituzioni culturali, ma anche creando un’atmosfera che renda la musica un vero e proprio linguaggio di accoglienza, capace di connettere le persone. Il Monteverdì Festival sicuramente rappresenta l’elemento di punta di tutta questa offerta, ma anche altri festival di musica non classica sono determinanti per l’attratività turistica”.

Il secondo pilastro è il Cicloturismo: “Stiamo investendo attivamente nel miglioramento della rete di percorsi ciclabili, nel collegamento con le ciclovie regionali e nella promozione di itinerari che integrano natura, storia e benessere.

II cicloturismo, infatti, rappresenta una delle opportunità più importanti per il nostro territorio, in quanto si lega perfettamente al concetto di turismo lento, diffuso e sostenibile”.

Il terzo pilastro è la Sostenibilità: “Stiamo promuovendo pratiche virtuose nella gestione degli eventi, nella gestione dei servizi di accoglienza, nei trasporti e nella comunicazione turistica. Il nostro obiettivo è quello di costruire un sistema turistico che sia responsabile, duraturo e che rispetti in modo profondo il nostro territorio, generando allo stesso tempo valore per la comunità”.

La Dmo (Destination Management Organization) Visit Cremona, recentemente istituita, ha il compito di concretizzare questi obiettivi, “coordinando le risorse turistiche locali e di creare un’offerta integrata e di qualità per i visitatori”.

In questi mesi, dopo aver creato la brand identity di Cremona, “sono state avviate importanti partnership, come quella con Lonely Planet Italia, che ci aiuterà a realizzare prodotti editoriali digitali e cartacei per raccontare la città e il suo territorio” ha proseguito l’assessore.

“Si tratta di un accordo triennale che vedrà la nostra città e il nostro territorio all’interno dei palinsesti editoriali di questo prestigioso attore del settore turistico. Stiamo anche avviando collaborazioni con il Touring Club, in modo particolare ci concentreremo per il 2026 sulla ristampa della guida turistica del 2007, ormai obsoleta.

L’idea è quella di promuovere un turismo rispettoso, inclusivo e sostenibile, che sia in grado di evitare le problematiche legate all’overtourism e, nello stesso tempo, preservare la qualità della vita dei cittadini”.

Dal punto di vista della fruibilità, l’amministrazione sta “investendo nel miglioramento della mobilità intermodale, dei collegamenti con le principali reti di trasporto e nell’accessibilità digitale. Uno degli obiettivi a breve termine è quello di creare una linea di collegamento diretto tra Cremona e l’aeroporto di Orio al Serio, uno degli hub più importanti per il turismo. E’ stata affidata all’Università Cattolica uno studio i tal senso in modo da essere auspicabilmente operativi per il 2026.

Per quanto riguarda i finanziamenti, il Comune di Cremona ha messo a disposizione circa 100.000 euro provenienti dall’imposta di soggiorno, e l’auspicio è che anche gli altri Comuni coinvolti nel progetto contribuiscano in modo significativo, insieme alla Provincia di Cremona”.

Per il futuro, si prevede un incremento dei flussi turistici: “Nel 2024 si è registrato un aumento complessivo dei pernottamenti in città del 12% rispetto all’anno precedente. Dato trainato in maniera significativa dal settore extra-alberghiero che ha fatto registrare quasi un 20% in più dei pernottamenti.

Si prevede un aumento complessivo delle presenze turistiche del 12% per il 2025, con un forte traino delle strutture extra-alberghiere”.

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