Soncino: beneficenza e inclusione
nella serata di Baskin con le Stelle
Un mix di inclusione, talento e solidarietà ha animato “Giocando con le Stelle”, evento speciale promosso da Baskin Soncino e Amani Education ODV, con il patrocinio del Comune e di EISI (Ente Italiano Sport Inclusivi) che si è svolto nella Palestra Polivalente di Soncino.
Sul parquet, fianco a fianco con i ragazzi del Baskin, sono scesi Giampaolo Ricci, Guglielmo Caruso, Peppe Poeta, Stefan Nikolić e Federico Zampini, regalando non solo spettacolo ma anche un importante messaggio di inclusione. L’iniziativa aveva infatti uno scopo preciso: raccogliere fondi per sostenere il progetto di costruzione della scuola secondaria Kisaki in Tanzania, promosso da Amani Education ODV.
“Vedere in palestra giocatori che fino al giorno prima guardavi in TV è incredibile – raccontato Umberto Zuccaro che insieme al Baskin Soncino ha organizzato l’evento –. Per i nostri ragazzi è un sogno che si avvera, un’esperienza che non ha prezzo. Eppure, il baskin è proprio questo: superare ogni limite”. Dietro a una squadra composta da pochi ma instancabili volontari, il Baskin Soncino continua a sognare in grande: “Abbiamo giocato al Forum di Assago, al PalaRadi, vinto una Coppa Italia… e non abbiamo intenzione di fermarci”.
L’amicizia con Pippo Ricci è nata quando l’atleta vestiva la maglia della Vanoli Cremona: “È nata un’amicizia vera, fatta di gesti semplici. Mi ricordo le foto che mi mandava dalla cerimonia di apertura di Tokyo 2020… Pippo è una persona speciale, e si vede che viene da una grande famiglia”.
Ricci, sempre disponibile e sorridente, ha sottolineato l’emozione di tornare per il secondo anno consecutivo: “È bello esserci di nuovo. L’anno scorso abbiamo raccolto tanti fondi per la scuola e oggi siamo qui per continuare quel percorso. L’iniziativa è cresciuta, come crescono i progetti di Amani Education: si è partiti da 30 studenti, oggi siamo già a 90. C’è il refettorio, un campo da basket… è tutto reale”.
A raccontare l’anima del progetto, anche Peppe Poeta: “Partecipare a questi eventi è uno dei privilegi più belli del nostro mondo. Lo faccio con piacere, da quando ho lasciato il campo, ma la pallacanestro resta la mia più grande passione”. Toccante anche il ricordo di Cremona, città a cui è rimasto molto legato: “Sono felice della salvezza della Vanoli. Cremona è un posto speciale dove ho chiuso la mia carriera e a cui voglio bene”.
Guglielmo Caruso ha raccontato: “Non conoscevo le regole del baskin, è un’esperienza nuova e sarà sicuramente molto divertente. È una bellissima iniziativa, e con Pippo non ci si stanca mai. In squadra dà energia, è un ottimo compagno e un agonista nato”.
Federico Zampini ha aggiunto con entusiasmo: “Le regole ancora ci sfuggono, ma qualcuno ce le spiegherà. Sappiamo però che il baskin è nato a Cremona e siamo felici di far parte di questa serata. È bello che Pippo abbia unito lo sport con un progetto così importante come Amani Education”.
E mentre si scherza sull’apprendimento delle regole – “È più difficile del basket” ha precisato Zuccaro – si sottolinea la bellezza di questo sport inclusivo, inventato proprio a Cremona. “Non si attacca e difende su un solo canestro, ma su due, e tutto il campo è coinvolto. Ci sono squadre che giocano uno sport tatticamente strepitoso”.
Cristina Coppola