Cronaca

Promesse disattese: stato
di agitazione all'Ipercoop

Lo sciopero della scorsa estate dei dipendenti Ipercoop

Stato di agitazione di tutto il personale dipendente di Coop Lombardia. E’ stato proclamato nel pomeriggio di oggi da FILCAMS CGIL Cremona e UILTUCS UIL Cremona, a seguito  dell’assemblea tenutasi oggi per “la grave e inaccettabile condotta aziendale, caratterizzata dalla scelta  unilaterale di disattendere gli impegni assunti nell’incontro del 29 aprile 2025 con le rappresentanze sindacali”, si legge nel comunicato sindacale. In particolare, si contesta: il mancato rispetto di quanto comunicato relativamente ai limiti massimi di allungamento del tragitto casa-lavoro in caso di trasferimento del personale (fissati a 12 km, e 18 km per uno specialista).

“L’adozione di provvedimenti di trasferimento che impongono distanze significativamente superiori (fino a 29 km), coinvolgendo anche personale addetto alle vendite part-time, con un aggravio del tragitto di quasi 20 km (40 km tra andata e ritorno) rispetto alla sede originaria.

“La totale assenza di considerazione per i carichi familiari e le condizioni personali dei lavoratori e delle lavoratrici coinvolte, in palese contrasto con quanto precedentemente dichiarato dall’azienda”.

“Questo modus operandi da parte di Coop Lombardia rappresenta una netta rottura del confronto sindacale, una mancanza di rispetto verso i lavoratori e una gestione unilaterale che ignora le più elementari esigenze del personale. Un comportamento inammissibile per un’azienda che si richiama ai valori della cooperazione, dell’equità e della responsabilità sociale.
Le scriventi Organizzazioni Sindacali ribadiscono che tale condotta svilisce il ruolo del confronto sindacale, riducendolo a una mera formalità.
Durante lo stato di agitazione, le lavoratrici e i lavoratori, coordinati dalle due sigle sindacali, si riservano di intraprendere tutte le iniziative sindacali ritenute opportune per la tutela dei propri diritti e interessi, comprese azioni di protesta, presidi, manifestazioni ed eventuali astensioni dal lavoro che verranno proclamate nel rispetto delle normative vigenti”.

Una protesta, che fa seguito anche allo presidio della scorsa estate, che punta ad invitare “Coop Lombardia a voler riconsiderare i provvedimenti di trasferimento e contestualmente a rendersi disponibile per riprendere un confronto costruttivo e identificare soluzioni condivise che tutelino la dignità dei lavoratori.
In assenza di un celere e positivo riscontro, la mobilitazione proseguirà con ulteriori e più incisive iniziative di lotta”.

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