Sicurezza, Sap: "Bene esercito, ma
vanno rafforzati organici polizia"

Il Sap – Sindacato Autonomo di Polizia – torna a inserirsi nel dibattito politico e istituzionale sviluppatosi in queste settimane sul tema della sicurezza pubblica in territorio cremonese.
“E’ stato il Sap a sollevare per primo in modo strutturato il problema, contribuendo ad aprire un confronto che oggi è al centro dell’agenda politica locale” sottolinea il sindacato in una nota, evidenziando come la situazione sia ben lontana dall’essere risolta, per quanto riguarda la carenza di personale.
“La situazione operativa della Polizia di Stato nella provincia di Cremona – che coinvolge tutte le articolazioni territoriali, dal Commissariato di Crema alle Sezioni e ai Distaccamenti della Polizia Stradale, nonché le articolazioni della Polizia Ferroviaria e della Polizia Postale – continua a essere fortemente compromessa da una persistente carenza di personale, mezzi e dotazioni” spiega ancora il Sap.
“Tale condizione incide in modo significativo sulla capacità delle forze dell’ordine di garantire adeguati livelli di sicurezza e presidio del territorio. Negli ultimi mesi, il Sap ha più volte denunciato pubblicamente, attraverso comunicati stampa e note sindacali, le gravi criticità operative che affliggono il territorio cremonese, richiamando l’attenzione delle istituzioni sulla necessità di interventi urgenti e strutturali”.
Almeno a livello politico, ora qualcosa si è mosso: “Su richiesta di alcune forze politiche, nei giorni scorsi abbiamo avuto l’opportunità di incontrare alcuni loro rappresentanti, ai quali abbiamo illustrato, da operatori del settore, il nostro punto di vista tecnico e operativo” scrive ancora il sindacato. “Riteniamo fondamentale mantenere un dialogo aperto con tutte le forze presenti in Consiglio Comunale e, nei prossimi giorni, ci attiveremo per confrontarci anche con le restanti componenti politiche, poiché è giusto ascoltare tutti i punti di vista”.
“Il recente dibattito politico cittadino ha confermato la centralità del tema sicurezza” sottolinea ancora l’organizzazione sindacale di polizia. “Diverse forze politiche hanno espresso posizioni differenti sull’impiego dei militari nell’ambito dell’operazione “Strade Sicure”. Da un lato, il Consiglio Comunale ha approvato una mozione per l’aumento della presenza dell’Esercito presso i nodi sensibili come la stazione ferroviaria e il terminal autobus.
Dall’altro, autorevoli esponenti politici locali hanno sottolineato l’importanza di affrontare la questione in modo unitario e strutturale, evitando derive propagandistiche o militarizzazioni simboliche. Come Sap, accogliamo favorevolmente ogni forma di supporto utile, compreso il contributo dell’Esercito, ma ribadiamo con fermezza che la presenza militare rappresenta al massimo un deterrente temporaneo: non può e non deve essere considerata la soluzione al problema”.
Insomma, è necessario puntare sulle forze dell’ordine che quotidianamente agiscono a livello locale: “Senza un concreto rafforzamento degli organici della Polizia di Stato e un investimento serio in mezzi e dotazioni, nessuna strategia di sicurezza potrà risultare realmente efficace” si legge nella nota. “I fatti di cronaca delle ultime settimane – con numerosi episodi di violenza urbana e le ripetute aggressioni da parte delle cosiddette “baby gang” – rappresentano la conferma più evidente della fondatezza delle nostre denunce. Tali fenomeni possono essere efficacemente contrastati solo attraverso una presenza capillare delle forze dell’ordine: servono più pattuglie in strada, in divisa e in abiti civili, per garantire controllo, deterrenza e risposta immediata.
Se non arriveranno a breve rinforzi adeguati e si continuerà a lasciare la città presidiata da una sola volante della Polizia di Stato per turno – o, nei casi migliori, da due pattuglie – è inevitabile che gli episodi di microcriminalità e violenza urbana si moltiplichino. La nostra valutazione riguarda naturalmente il dispositivo della Polizia di Stato, a prescindere dall’operatività delle altre forze presenti sul territorio.
In questo clima, riteniamo doveroso ricordare che la responsabilità della sicurezza pubblica, a livello normativo e istituzionale, è attribuita allo Stato. Al Sindacato Autonomo di Polizia non interessano le contrapposizioni politiche, spesso stucchevoli, tra maggioranza e opposizione. Ciò che conta è trovare soluzioni efficaci e condivise, la bagarre politica non aiuta a risolvere il problema, né tantomeno contribuisce ad accrescere la sicurezza dei cittadini.
È solo grazie alla professionalità, all’esperienza e alla conoscenza del territorio degli operatori di polizia che si può contrastare l’illegalità, prevenire i reati e assicurare ai cittadini una sicurezza reale e duratura. La sicurezza pubblica non può essere affidata a soluzioni temporanee o a operazioni mediatiche ma richiede impegno costante, risorse certe e una visione strategica” conclude il Sap.