Economia

Cna: una piccola impresa su due
vorrebbe assumere ma non ci riesce

Marcello Parma, Presidente Cna Cremona

Una piccola impresa su due vorrebbe assumere nuovi collaboratori nel secondo semestre del 2025, ma spesso non ci riesce. È quanto emerge da un’indagine realizzata dall’Area studi e ricerche della CNA nazionale, che ha coinvolto oltre 2.000 imprese artigiane, micro e piccole, rappresentative del tessuto produttivo italiano.

«I dati parlano chiaro – commenta Marcello Parma, presidente di CNA Cremona – la volontà di assumere c’è, anche in un contesto di crescita economica modesta. Le nostre imprese non stanno alla finestra, ma cercano di costruire il futuro. Il problema, semmai, è trovare le persone giuste, con le competenze richieste».

Dalla ricerca emerge come la domanda di lavoro rimanga solida, indipendentemente dall’andamento del PIL: la volontà di assumere è ancora forte, proprio come nel 2021, quando l’economia correva a ritmi più sostenuti. Il 50,8% delle imprese dichiara di voler procedere con nuove assunzioni nella seconda metà dell’anno, con picchi nei comparti costruzioni (57,5%), manifattura (51,9%) e servizi (45,6%). «Mancano muratori, elettricisti, meccatronici, cuochi, autisti. E non perché non ci siano offerte, ma perché è difficile far combaciare domanda e offerta».

Secondo i dati, ben un’impresa su tre non è riuscita a trovare candidati idonei. E sorprende anche il fatto che il canale più utilizzato per trovare lavoratori rimanga il passaparola, davanti ad agenzie interinali e annunci. Scuole, università e centri per l’impiego rimangono marginali.

«È evidente – aggiunge Parma – che c’è una frattura tra il sistema formativo e le esigenze delle imprese. Le nostre aziende chiedono a gran voce un collegamento più efficace tra scuola e lavoro. Le imprese vogliono assumere e offrire contratti stabili, a tempo indeterminato o in apprendistato. Ma senza competenze adeguate è difficile guardare avanti».

«È la strategia del Labour Hoarding (letteralmente accaparramento di lavoro) – conclude il presidente di CNA Cremona – le imprese trattengono o assumono lavoratori anche in momenti di bassa crescita, per non trovarsi domani senza competenze. È una scelta che dimostra fiducia nel futuro, ma che va sostenuta con politiche del lavoro e della formazione serie, stabili e tempestive».

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