Ristorazione: apre una nuova
trattoria in corso Mazzini

Dopo anni di assenza, torna a Cremona una trattoria vera, di quelle con l’anima popolare, la cucina di territorio: mercoledì 11 giugno in corso Mazzini aprirà i battenti la nuova Trattoria Risorgimento – Cucina del Territorio, nata dalla volontà di riportare in centro uno spazio di ristorazione che parli cremonese.
Dietro al progetto c’è lo staff storico della “Trattoria del Tempo Perso” di via Ceresole, che aveva ceduto l’attività qualche tempo fa, lasciando un vuoto in città. Il cuoco Alex Vecchia, insieme alla sua brigata e con la consulenza di Nello Milone, già volto noto nella ristorazione locale, ora torna in attività nel cuore della città.
La scelta del nome non è casuale: “Risorgimento” richiama lo spirito di rinascita e resistenza culturale. Una risposta all’omologazione che ha riempito i centri storici di insegne senza radici. “Nel cuore della città – racconta il cuoco – oggi mancano le vere trattorie. Quelle che sanno raccontare un territorio, quelle dove si mangia bene senza finzioni, quelle dove il cliente trova piatti nostrani, qualità e accoglienza”.
Il locale conta 44 coperti, lo spazio è quello che per un periodo aveva ospitato prima una pizzeria e poi un bistrot di caffetteria e ristorazione leggera. Ora ritorna con un’anima nuova e antica al tempo stesso: quella della cucina fatta con cura, stagionalità e prodotti locali.
Il menù, fedele alle tradizioni lombarde e cremonesi, proporrà piatti autentici e riconoscibili, in un ambiente familiare e conviviale “La nostra idea – spiegano – è offrire un’alternativa semplice ma sincera alla ristorazione standardizzata. Non vogliamo fare effetto nostalgia, ma recuperare un modo di stare insieme attorno a un tavolo, con piatti che raccontano storie”.
In un centro storico dove il turismo è spesso mordi e fuggi, dove i visitatori restano poche ore e cercano un luogo dove ritrovare i sapori del posto, la Trattoria Risorgimento vuole proporsi come punto di riferimento per cremonesi e per i tanti turisti in visita alla città del Torrazzo.
Cristina Coppola