Caro spesa, anche a Cremona
prezzi degli alimentari alle stelle

Riempire il carrello diventa un’impresa sempre più ardua, soprattutto per alcuni beni di prima necessità. A dirlo sono i numeri: il quadro tracciato dai dati del Ministero delle imprese e del Made in Italy, aggiornati ad aprile 2025, scattano la fotografia di un caro-spesa ormai fuori controllo.
Ad esempio, a Cremona un chilo di burro costa 11.91 euro (contro i 10,34 del 2024), per un chilo di caffè si paga addirittura 16,71, quando un anno fa costava 12,44. E ancora, la carne bovina ha superato i 25 euro al chilo contro i 23 di un anno fa, mentre il tonno in scatola è arrivato a 18,72 euro a fronte dei 17 del 2024.
Prezzi a fronte dei quali i consumatori, che non hanno visto un pari adeguamento dei propri stipendi, devono sempre più fare i conti con il portafogli. Si acquista sempre più nei Discount, si fa incetta di buoni sconto, si va a caccia di offerte. E a volte non basta: il carrello della spesa continua a costare sempre più, ogni mese che passa.
Anche frutta e verdura registrano rincari evidenti, sia nei supermercati sia nei negozi e nei mercati rionali. Ad esempio, il prezzo medio di un chilo di zucchine oggi è 2,34 euro, quando un anno fa era di 1,76, mentre i peperoni sfiorano i 4 euro al chilo, contro poco più di un euro del 2024. E ancora, un chilo di pere Kaiser costa 3,49 euro e uno chilo di ananas supera i 2 euro.
Insomma, nonostante qualche calo ci sia, come ad esempio l’olio d’oliva, che dopo aver superato i 10 euro al litro lo scorso anno è ora tornato a poco più di 7, la bilancia dei costi pende ancora verso l’alto. Fare la spesa settimanalmente non è più una prassi, ma un vero e proprio esercizio di resistenza.
Laura Bosio