Cronaca

Centri sociali anziani: rinnovata
la convenzione Comune-Aup

L'esterno del centro sociale Aup Veliardo Bonfatti al quartiere Zaist

Per il periodo 2025–2026 i Centri Sociali per Anziani saranno ancora gestiti da A.U.P. – Associazione Unitaria Pensionati di Cremona con la quale è stata rinnovata la convenzione da parte del Comune di Cremona (Settore Politiche Sociali). I Centri Sociali per Anziani sono strutture di servizio territoriale a livello comunale, costituiscono luoghi di incontro sociale, culturale e ricreativo. Il funzionamento dei Centri Sociali per Anziani ha rappresentato sin dalla loro istituzione un’importante risorsa di incontro e aggregazione per la popolazione anziana cremonese.

Qui di seguito indirizzi e orari di apertura dei Centri attivi in città:
Centro Sociale per Anziani “Veliardo Bonfatti”– via Riposo, 6, aperto da martedì a domenica dalle 16 alle 18:30 (chiuso il lunedì);
Centro Sociale per Anziani “Luciano Pinoni” – largo Madre Agata Carelli, 4, aperto dal lunedì al sabato, dalle 14 alle 17 (chiuso la domenica);
Centro Sociale per Anziani “Cascinetto” – via M. Maffi 2/a, aperto da martedì a domenica dalle 16 alle 18 (chiuso il lunedì);
Centro Sociale per Anziani “Bagnara”– via Bagnara. n. 6/a, aperto dal lunedì al venerdì dalle 15 alle 18, il sabato, due volte al mese (chiuso la domenica);
Centro Sociale per Anziani “G. Strozzi” – largo Isidoro Bianchi, 2 (Boschetto): collocato nella struttura polifunzionale da poco inaugurata al termine della riqualificazione, aprirà a settembre, in giorni e orari da definire in accordo con il locale Comitato di Quartiere con il quale condivide la sede.

Come previsto dalla convenzione, l’A.U.P. si impegna a promuovere attività informative e coinvolgere gli anziani in attività di volontariato sociale, a sviluppare attività ricreative e culturali attraverso visite di luoghi o strutture sia nell’ambito urbano che extraurbano, organizzando viaggi e soggiorni, partecipazione a spettacoli teatrali e cinematografici, ad eventi culturali, sportivi, ricreativi della vita cittadina, a promuovere attività ludico-motoria (organizzazione di corsi di ginnastica riabilitativa presso Centri o palestre di proprietà comunale o di enti vari convenzionati), attività hobbistica, artigianale, artistica allo scopo di mantenere vivi mestieri tradizionali. Tutto questo per incoraggiare le relazioni interpersonali tra gli anziani e tra questi e le persone appartenenti ad altre fasce d’età.

“L’Associazione Unitaria Pensionati CGIL-CISL-UIL ODV si costituisce nel 1990 – dichiara il presidente Lorenzo Gizzi – con il compito di tutelare gli interessi dei pensionati e promuovere attraverso il volontariato la loro socializzazione con attività culturali e ricreative. A.U.P. è l’unica esperienza di questo tipo a livello nazionale e di questo ne andiamo fieri.

“Sempre più è nostra intenzione collaborare e fare rete con altre associazioni che perseguono gli stessi obiettivi. Superata con grande difficoltà la pandemia da COVID, l’Associazione ha riaperto i centri sociali di aggregazione continuando nella missione verso gli anziani e pensionati più deboli.

“I nuovi modi di vivere e i nuovi bisogni – aggiunge Gizzi –  hanno determinato un cambiamento radicale del nostro modo di essere Associazione, con un approccio più dinamico nell’offerta di socializzazione e aggregazione, con proposte rivolte anche ad altre fasce di età cercando dove è possibile una relazione tra giovani e anziani. E’ inoltre attiva una proficua collaborazione con i Comitati di Quartiere per l’organizzazione di eventi, nonché con la Croce Rossa di Cremona e l’Auser che mettono a disposizione il proprio personale medico e infermieristico nei cinque Centri”.

Per le assessore Marina Della Giovanna (Politiche sociali) e Francesca Romagnoli (Reti di comunità), “la presenza dei Centri Sociali per Anziani in diversi quartieri della nostra città è importante per favorire l’aggregazione, la socialità e anche il senso di appartenenza degli anziani alla collettività, fondamentali per contrastare la solitudine.

“Sappiamo infatti che una percentuale significativa della popolazione over 60 cremonese vive sola e che solitudine e isolamento sociale hanno conseguenze molto negative sul benessere psico-fisico e sulla qualità della vita. Sono dunque importanti anche le connessioni tra le numerose realtà associative attive nei quartieri cittadini e le occasioni di incontro tra le diverse comunità generazionali che insieme possono promuovere”.

 

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