Cronaca

Invecchiamento attivo, i progetti
di "GenerAzioni in cammino"

La sede del centro per la famiglia in piazza Giovanni XXIII a Cremona
La presentazione delle progettualità di "GenerAzioni in Cammino - Radici per il futuro". Al centro la relatrice, Elena Lucchini, assessore regionale Famiglia, Solidarietà, Disabilità e Pari opportunità
Il dg Direzione Famiglia di Regione Lombardia Francesco Maria Foti e l'assessore Elena Lucchini
La presentazione delle attività presso la sala del Consiglio di Fondazione Città di Cremona
Il pubblico durante la presentazione di "GenerAzioni in cammino"

La tappa cremonese del ciclo di incontri regionali di ‘GenerAzioni in Cammino – Radici per il futuro’ si è svolta oggi pomeriggio presso la sede di Fondazione Città di Cremona. L’assessore alla Famiglia, Solidarietà sociale, Disabilità e Pari opportunità Elena Lucchini ha presentato i risultati e i percorsi finanziati dalla misura che promuove l’invecchiamento attivo e favorisce il patto tra generazioni.

Nel corso dell’evento sono stati illustrati i progetti e i protagonisti del Piano territoriale degli interventi che coinvolge gli enti del Terzo settore, Asst, Comuni e Ambiti con la regia dell’Ats grazie alla misura regionale di innovazione sociale in coprogettazione con i territori.

Sempre più significativo appare il ruolo dei ‘Centri per la famiglia’ presenti nell’Ats Val Padana con 10 Hub e 44 Spoke a copertura di tutti gli ambiti territoriali e l’integrazione con la Rete del Piano Gap, nello specifico con le progettualità che promuovono azioni di sensibilizzazione a contrasto del gioco d’azzardo che interessa molto anche le fasce di popolazione anziana e con la Rete delle attività di promozione della salute.

“Ho avuto modo di confrontarmi – ha dichiarato Lucchini – con gli ottimi esiti della nostra iniziativa regionale sperimentale che, con un investimento di 4,3 milioni di euro, sta promuovendo per la prima volta il valore della longevità come opportunità e che sta innescando un processo culturale che ci consentirà di sostenere buone pratiche e creare infrastrutture sociali per le nostre comunità al fine di prevenire l’isolamento delle persone anziane. Abbiamo voluto investire su socializzazione e inclusione sociale, sull’autonomia e sul benessere, sulla partecipazione e la cittadinanza attiva lasciando però ai territori la facoltà di immaginare e proporre soluzioni sulla scorta delle loro esigenze per un welfare generativo”.

“Oggi a Cremona – ha spiegato – ho avuto modo di conoscere il progetto ‘Argento Vivo’ volto a connettere e diffondere le proposte per l’invecchiamento attivo nel territorio cremasco, per raggiungere gli over 65enni e renderli ancora protagonisti. È stato poi illustrato il progetto ‘Scendiamo in campo’ per consentire un’esperienza multisensoriale di ortoterapia riabilitativa finalizzata al benessere di chi accede alle strutture o chi è già presente, anche per persone in carrozzina o con ridottissima mobilità.

“Mi ha molto colpito – ha sottolineato – l’impegno del progetto ‘Giovani dentro – Invecchiare con stile’ che vede come ente capofila Auser comprensorio di Cremona e intende valorizzare lo straordinario patrimonio umano rappresentato dagli over 65, dando vita a gruppi di lettura per stimolare la memoria condivisa e il dialogo intergenerazionale, un confronto tra nonni e nipoti che rafforza legami e fiducia reciproca”.

Molto significativo poi il coinvolgimento delle persone anziane in attività di volontariato come nel momento del doposcuola e nei centri estivi per bambini o con il Piedibus per accompagnare in modo sicuro i bambini nel tragitto casa-scuola.

In questo periodo estivo, resta centrale anche l’impegno a favore della popolazione anziana per contrastare la solitudine: significativa la pratica del servizio di telefonia sociale per offrire ascolto e sostegno agli anziani fragili, l’attività di supporto domiciliare (commissioni, spesa, piccoli aiuti quotidiani) e il sostegno alla mobilità sociale per favorire l’accesso ai servizi.

“Il mio apprezzamento infine – ha concluso – è indirizzato ad Ats Val Padana che ha svolto un ruolo di cabina di regia e di raccordo con i territori con un investimento pari a 196.336 euro di risorse regionali”.

LA SITUAZIONE ATS VALPADANA – Il territorio afferente ad Ats Val Padana si estende sulle province di Cremona e Mantova ed è organizzato con 3 Asst (Crema, Cremona e Mantova, a loro volta suddivise in 6 distretti). I Comuni sono organizzati in 8 Ambiti Territoriali Sociali e vedono al loro interno 9 forme di gestione associata (Consorzi e Aziende speciali consortili).

Da un punto di vista demografico i residenti nelle province di Mantova e Cremona al primo gennaio 2024, da fonte Istat, sono 760.588 di cui poco più del 50% sono femmine (383.563).

L’indice di vecchiaia è di 198,7, dunque un poco superiore alla media della regione Lombardia che si attesta a 182,3. La popolazione over 65 rappresenta il 24, 7% del totale. La distribuzione dei residenti per ambito mostra come siano più numerosi quelli di Crema, Cremona e Mantova, ciascuno con il 21% dei residenti di Ats. Il residuo 37% è suddiviso nei rimanenti 6 ambiti.

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