Ospedale, quasi 59mila accessi
al Pronto soccorso: un record

Continuano a crescere gli accessi al pronto soccorso dell’ospedale di Cremona: nel 2024 sono stati 58.940 a fronte dei 56.367 del 2023 e dei 51.900 del 2022. Se si considera anche il presidio OglioPo, l’attività del servizio di emergenza urgenza è passata dai 75.200 accessi del 2022 agli 84.800 dell’anno scorso.
E’ uno dei dati che emergono nella relazione annuale della performance pubblicata nei giorni scorsi dalla direzione di largo Priori. Quando si parla di pronto soccorso si pensa spesso ad accessi inappropriati, persone cioè che si rivolgono all’ospedale per motivi non urgenti. Ma stando ai numeri, pochi sono quelli che ricadono in questa casistica: i casi non urgenti sono stati appena il 7% del totale.
Il tasso di ricovero da pronto soccorso è pari al 13.30% e risulta in contrazione rispetto al 2023: questo viene considerato un elemento positivo, un’evidenza di efficientamento del pronto soccorso, che utilizza maggiormente le stanze destinate ad osservazione breve evitando così i ricoveri inappropriati.
E a proposito di ricoveri: l’azienda non ha ancora raggiunto i numeri dell’epoca pre-covid, lo scorso anno ne ha effettuati circa 22.400, anche se in crescita rispetto ai 21.700 del 2023. Tra i motivi: il ridimensionamento della terapia intensiva neonatale a seguito del declassamento a sub intensiva, che ha determinato – citiamo dal documento – “una notevole contrazione dei volumi prodotti”.
Altre cause: la sospensione dell’attività di ricovero riabilitativa dal 2020 per carenza di organico medico ed infermieristico e la contrazione dei posti letto di alcune unità operative di carattere medico e oncologico.
L’azienda registra un tasso di attrazione del 16,77% (8,56% provenienti da fuori provincia e 8,21% provenienti da fuori regione). Nel 2024 si è registrato un incremento dei pazienti fuori provincia (+4.46% rispetto al 2023) e di pazienti fuori regione (+2,9% rispetto al 2023) correlato alla ripresa graduale dell’attività di ricovero.
“Per quanto concerne l’attività di ricovero – si legge nella relazione – pur non essendo stato assegnato nessun obiettivo specifico da parte di Regione Lombardia, l’azienda si è impegnata al fine di garantire il rispetto dei tempi d’attesa per le varie classi di priorità e di recuperare anche l’attività inevase in periodo pandemico, agendo in particolare sull’efficientamento delle sale operatorie mediante il monitoraggio di una serie di indicatori che hanno portato ad un progressivo miglioramento dei tempi e conseguentemente ad un incremento del numero medio di interventi per seduta (+28% rispetto al 01/01/2024)”. gb