Cronaca

Beatrice e Maria, i due 100 e lode
della quinta C al Classico Manin

Sono stati due i 100 e lode nella 5C del liceo classico Manin. Beatrice Sandrini, di Cremona, dove abita a pochi passi dalla scuola, studia anche pianoforte al conservatorio Monteverdi da quando aveva 11 anni e fino alla seconda liceo ha praticato danza e tennis, abbandonati in seguito per via degli impegni scolastici e della musica.

Ho dovuto fare una scelta – ci racconta – non mi è piaciuto, ma sul momento era necessario, ora devo decidere come procedere con il pianoforte. Andrò a Milano, sono stata ammessa alla facoltà di Medicina all’Humanitas, magari mi porterò una pianola per poter suonare nell’appartamento, però a livello teorico il mio percorso qui al conservatorio di Cremona l’ho terminato”.

 Medicina dopo un liceo classico: eri stanca di Latino e Greco? “Nei primi due anni ero molto appassionata delle materie umanistiche come latino, italiano, greco. Poi a partire dal terzo anno ho completamente cambiato idea e mi sono appassionata molto di più a matematica, fisica, chimica. Sinceramente fare Medicina è sempre stato quello che desideravo quindi ho deciso di seguire la mia passione.
Mi piace l’idea di poter aiutare gli altri a farli star bene… spesso capita di andare dal medico e di sentirsi un po’ abbandonati, quasi come in un ambiente asettico. Ecco, mi piacerebbe poter fare di meglio”.

“Il liceo classico – aggiunge – anche se non offre una preparazione mirata per facoltà di un certo tipo come lo scientifico, mi ha dato gli strumenti per potermi relazionare con le altre persone. Magari non ci si pensa, ma lo studio dei classici è un metodo per poter comprendere come funziona un po’ l’animo umano”.

Ti aspettavi una votazione così alta? E come si svolto l’esame di maturità? “Devo dire che per gli scritti ero abbastanza tranquilla, per gli orali ero sicura della mia preparazione ma un po’ preoccupata per l’incertezza su cosa sarebbe potuto uscire come documento. Sapevo di avere i voti per uscire con un buon risultato, però sicuramente c’era un minimo di incertezza”.

Prima prova scritta su Borsellino e seconda (la versione dal latino) con un sospiro di sollievo quando ha visto il brano di Cicerone anzichè il temibile Tacito. “La cosa mi ha molto tranquillizzato, il De Amicitia era un’opera fattibile con dei punti abbastanza ostici, però risolvibili. Poi all’orale mi è uscita come traccia una poesia di Montale, a dire la verità non me l’aspettavo. Per mia passione personale avrei preferito scienze, però comunque anche Montale, un grande poeta, mi ha offerto molti spunti”.

Come ci si sente ad essere un cento e lode? “E’ sicuramente molto gratificante, soprattutto considerando che il liceo classico è comunque uno dei licei più ardui da affrontare.
Questo voto è una spinta in più per affrontare ancora al meglio il percorso successivo e al tempo stesso uno standard da dover confermare anche nel futuro e questa è una cosa impegnativa. E’ come se tutti si aspettassero un po’ qualcosa da me, però alla fine sono sempre riuscita, diciamo così, a confermare le aspettative, quindi spero di poterlo fare ancora”.

La classe 2006, quella che ha affrontato gli esami di stato 2025, ha iniziato il cammino della scuola superiore nel 2020, nella piena esplosione del Covid.

“Alla fine di questi cinque anni – la conclusione di Beatrice – il bilancio è più che positivo anche dal punto di vista dei compagni. Nel corso del tempo ho cambiato amicizie trovando sempre persone con cui sentirmi in sintonia.
Ora nelle prossime settimane cercherò un po’ di rilassarmi perché credo di meritarmelo – dice con una risata di sollievo – e poi a fine luglio andrò in Spagna con delle mie amiche. A chi si accinge a frequentare il classico posso consigliare soltanto di essere consapevoli che ci vuole una buona dose di volontà e che occorre saper sacrificare anche alcune cose, come io ho dovuto abbandonare degli sport. Ma era una mia scelta personale che ho deciso di intraprendere perché volevo ottenere certi risultati sia nell’ambito del pianoforte sia in quello scolastico. Però ovviamente non è qualcosa di impossibile, anzi ci sono persone che provengono da background diversi che riescono sicuramente a fare bene”.

 Per Maria Bettoni, di Levata di Grontardo, ultima di tre sorelle, il futuro dopo il 100 e lode al Manin, sarà in Economia e Management alla Bocconi di Milano. “Allo scritto – ci racconta riavvolgendo il nastro alle prove dell’esame di Stato – ci ho pensato un po’ e poi ho scelto la traccia su Pasolini anche se non l’avevamo studiato, ma mi piaceva. Per la seconda prova mi aspettavo tanti autori ma non Cicerone, ci eravamo esercitati molto su Tacito e Quintiliano, non Cicerone che avevamo approfondito più in quarta che in quinta. E in realtà mi è piaciuta tantissimo la tematica dell’amicizia, argomento che ho potuto approfondire nelle domande dicendo qualcosa anche di me, di cosa penso io dell’amicizia. Mi sono trovata molto d’accordo con le parole di Cicerone, alla fine è stato anche divertente!”.

L’orale si è svolto seguendo la traccia fornita da un brano delle Baccanti di Euripide: “Era un testo che mi auguravo perché mi aveva particolarmente colpito in classe, parla della tematica della follia, dell’ebbrezza, di tutto quello che è lo spirito greco legato al dio Dioniso. L’orale è stato il momento più bello per me, per la prima volta sono stata davanti a degli adulti come un adulto e mi sono potuta esprimere. Io ero l’ultima della penultima giornata di orali, ero un po’ stanca come pure lo erano i prof, quindi mi sono detta: cerchiamo di essere concisi per non tediare. E così sono andata più che altro sui concetti principali”.

“Poi finito l’orale c’erano tutti i miei amici fuori da aspettarmi, è stato bello anche quel momento, come pure salutare i professori. In generale tutta la commissione è stata molto gentile, cioè mi sono sentita veramente ascoltata e non è banale come cosa”.

Ci puntavi a ottenere la lode o è stata una sorpresa? “In realtà in tutto il mio percorso scolastico mi sono sempre messa il cuore in pace con l’idea di fare quello che potevo e dare il massimo secondo le mie possibilità.
Così ho fatto anche per la maturità: entravo con 40 crediti, quindi sapevo di poter raggiungere il massimo e mi sono messa a studiare con molta tranquillità, in questi 5 anni molto spesso mi è capitato di studiare di più. Dopo i risultati degli scritti poi, ho visto che mancava veramente poco. Credo che alla fine alla maturità si raccolga quello che si ha costruito in cinque anni”.

Studio ma non in maniera ossessiva, perchè Maria ha lasciato molto spazio anche alla sua passione per la danza: tutti gli stili, ma una netta preferenza per la contemporanea. “Ho iniziato fin dalla prima elementare, anche con quattro o cinque allenamenti a settimana. Non ho mai dedicato tutto il giorno allo studio, ma sempre a entrambi”.

“L’unica difficoltà che ho trovato durante questi cinque anni è stata all’inizio, per via del Covid. La scuola senza compagni, senza contatto con i professori, non è una scuola vera. Questo ci ha penalizzato molto, perché senza il contatto umano è difficile fare amicizie nuove. Invece nel momento in cui sono potuta andare in sede, conoscere i compagni e i professori, è stata tutta un’altra cosa. Ho avuto la fortuna di avere un gruppo di amiche molto strette in classe e in grado di aiutarsi, insomma un’altra vita. E con alcuni professori poi ho stretto anche legami forti”.

Ora la aspetta il viaggio con le compagne di classe a Barcellona e più tardi il pellegrinaggio a Roma per il Giubileo, per poi trasferirsi a Milano. Economia era la prima scelta? “In realtà ho fatto il test a gennaio ma ero molto indecisa, la mia prof di matematica mi ha consigliato comunque di fare il test, mi ha anche aiutato tra l’altro. Sono riuscita a passare, quindi poi ho riflettuto e alla fine ho deciso di prendere quella strada. Ma a dire la verità io sono sempre stata un‘appassionata di tutto, all’inizio della quinta avevo tantissime idee in testa”.
Consigli a chi sta per cominciare il Classico? “E’ veramente una scuola sfidante. Ecco, la consiglierei a chi ha voglia di prendersi delle sfide”. gb

© Riproduzione riservata
Caricamento prossimi articoli in corso...