Cronaca

Dal carcere al ping pong:
il riscatto di Adam

Adam Gouem durante una partita di ping pong

Una pallina, due racchette, ma anche tanta voglia di risollevarsi; perché lo sport in fondo può diventare un modo per iniziare una nuova vita.
Ed è stato proprio lo sport, il ping pong in modo particolare, a riuscire a dare un’altra chance ad Adam Gouem, un ragazzo di 24 anni del Burkina Faso, detenuto alla casa circondariale di Cremona.
Adam ha scoperto il tennistavolo in carcere, insieme ad altre persone che con lui stanno scontando una pena, grazie ad alcuni progetti specifici di rieducazione.

Una crescita continua per il giovane, che è diventato oggi capitano della squadra di ping pong Fly High, “vola alto”: un’occasione che gli dà la possibilità di poter uscire in eccezionali e determinate occasioni dal carcere per partecipare a tornei e iniziative. Tra queste, il giovedì d’estate in Piazza Stradivari.

“Abbiamo iniziato nel 2024, all’inizio aprile – commenta Adam – ed è stata veramente un’emozione grande partecipare. Sono stato la prima persona, dentro alla casa circondariale, a uscire e a far parte del torneo esterno, grazie anche alla CSI di Cremona”.

“Quando mi è stato assegnato il ruolo di capitano della squadra – aggiunge – è stato veramente molto bello: mi sono reso conto che posso dare il mio meglio e aiutare altre persone. Oggi essere qua, far parte di questa bellissima manifestazione, per me vuol dire tanto: adesso sto vedendo l’uscita”.

Adam è riuscito a creare con il tempo uno stretto legame di amicizia con tutta la squadra e i suoi gestori: un rapporto ormai quasi fraterno.

“Adam l’abbiamo quasi adottato – afferma in merito Anna Manara, responsabile dell’attività sportiva del CSI di Cremona – in particolare Carlo e Antonio, che sono quelli che gli stanno dedicando davvero tantissimo tempo, energie e soprattutto affetto. Ma è un insegnamento anche per noi: un modo per vedere con occhi diversi, come se mettessimo degli occhiali, la realtà del carcere”.

“È cominciato con un progetto avviato grazie alla Fondazione Comunitaria della Provincia di Cremona – spiega la referente del Centro Sportivo Italiano – e abbiamo poi trovato dei favolosi volontari che l’hanno portato avanti: settimanalmente, vanno in carcere fare attività di tennistavolo. In seguito, siamo riusciti a creare una squadra e a fare alcune amichevoli con dei nostri gruppi. Il passo successivo è stato chiedere il permesso per Adam di uscire per fare dei tornei giornalieri; un permesso che gli è stato concesso quattro volte”.

“La cosa più bella – conclude Adam – oltre a giocare al tennistavolo, è il poter uscire incontrare persone nuove, che ti fanno capire che non sei solo, che c’è un mondo fuori veramente bellissimo. Ho conosciuto delle persone magnifiche, che mi hanno fatto capire che c’è sempre una seconda possibilità”.
Andrea Colla

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