Il lupo nel Cremonese:
rilevati numerosi branchi
Se un tempo il lupo non era prerogativa della Pianura Padana, negli ultimi anni è tornato a spostarsi anche sul nostro territorio. A testimoniarne la presenza, il Rapporto Grandi Carnivori in Lombardia, pubblicato nei giorni scorsi, che fa una fotografia anche del territorio Cremonese.
Il documento, redatto in collaborazione tra Regione Lombardia, Ente Regionale per i Servizi all’Agricoltura e alle Foreste e Parco Nazionale dello Stelvio, evidenzia una diffusione sempre più capillare del predatore per eccellenza.
Nel Cremonese, secondo quanto rilevato, sono emersi diversi segni di presenza, sia per quanto riguarda singoli esemplari sia di branchi. In particolare, è stata accertata l’esistenza di due branchi che si spostano lungo l’Adda, tra il Lodigiano e il Cremonese, mentre si ipotizza che e ne sia un terzo più in basso, tra il Po e l’Adda, nei pressi di Spinadesco.
Secondo il report ci sarebbe poi una coppia di lupi, sebbene non confermata, in zona San Daniele Po, mentre un’altra coppia si muove nel territorio dell’Oglio Po, tra Casalasco e Mantovano, così come un altro branco, seppure non confermato.
Della presenza del lupo a San Daniele Po, peraltro è conferma il fatto che nel 2024 sono stati rilevati due episodi di danni al patrimonio zootecnico provocati proprio dall’azione di lupi. Altro segnale della presenza sono i casi di lupi investiti rinvenuti sul territorio: il 24 gennaio 2024 a Castellone, il 10 ottobre a San Giovanni in Croce e il 26 novembre a Martignana di Po.
Laura Bosio