Virus West Nile rilevato in pool
di zanzare anche a Cremona
Torna a crescere l’attenzione sul virus West Nile a Cremona e in Lombardia: dopo la morte di una donna, a Roma, il sistema di sorveglianza ha già identificato quattro casi autoctoni nei pool di zanzare, tra cui uno nella nostra provincia, rilevato lo scorso 10 luglio.
Gli altri casi sono stati segnalati a Pavia e Lodi, entrambi il 9 luglio, e a Mantova l’11 luglio, confermando l’allargamento della zona di rischio verso il Nord.
La presenza del virus nelle zanzare lombarde conferma che il fenomeno non è più circoscritto alle regioni meridionali.
Un virus, che, come ha detto il virologo Fabrizio Pregliasco, direttore della Scuola di Specializzazione in Igiene e Medicina Preventiva dell’Università di Milano, “non va assolutamente sottovalutato”.
Il virus, come noto, si trasmette all’uomo attraverso la puntura di zanzare infette, in particolare del genere Culex, che fanno da vettori insieme agli uccelli selvatici, serbatoi naturali del virus.
Nella maggior parte dei casi l’infezione decorre in forma asintomatica, mentre circa il 20% delle persone colpite presenta febbre, mal di testa, dolori muscolari e sintomi simil-influenzali.
Nei casi più gravi, uno su mille, si possono sviluppare complicanze neurologiche come encefalite e meningite, potenzialmente letali, soprattutto per anziani e immunodepressi.