65 anni tra biciclette e motorini:
festa a Castelvetro per Gianni Villa
Le mani di chi sa ben fare, gli occhi lucidi di chi ne ha viste tante, il sorriso di chi è riconoscente agli altri e alla vita.
Applausi, abbracci e qualche lacrima di commozione a Castelvetro Piacentino, dove l’amministrazione comunale ha organizzato una festa a sorpresa per celebrare Gianni Villa, meccanico che da 65 anni ripara nella sua bottega in via Roma biciclette e motorini.
Un lavoro che profuma di olio e sudore, ma anche di tanta storia e tante storie.
“Ho iniziato la mia attività con mio papà – commenta Gianni – che aveva già il negozio di riparazioni di cicli e ciclomotori. Quando tutto ha avuto inizio era il 21 luglio del 1960: pantaloncini corti, camicetta blu e sandali ai piedi; allora avevo 13 anni.”
“La mia passione non era lo studio – prosegue con un mezzo sorriso – ma la meccanica: mio padre mi ha messo subito a guardare come aggiustare i motorini, mi ha insegnato il mestiere; le bici però le faceva lui. Sono poi andato a fare la scuola Piaggio-Pontedera e, una volta finita, ho iniziato a lavorare con i motorini; dalla morte di mio padre ho intrapreso anche la riparazione delle biciclette, che fa parte oggi di tutta la mia bottega”.
Da lì poi diverse esperienze sono andate a susseguirsi in più di mezzo secolo di attività: incontri con sportivi e ciclisti, corse sulle due ruote e progetti sui generis, fino ad arrivare a questo 65° anniversario, in cui Gianni continua a prestare servizio a chiunque passi a trovarlo.
“La mia non è un’officina – specifica Villa – non è un negozio: la mia è una bottega, perché tutti quelli che entrano non sono clienti, sono amici. Da qui sono passati tanti sportivi, che ancor’oggi vengono a trovarmi anche dopo tanto tempo. Questa è la mia attività e spero di poterla portare avanti ancora per qualche anno”.
I ricordi in questi 65 anni sono tanti, come tante sono le persone che Gianni ha avuto l’opportunità di incontrare; alcuni però sono rimasti nel cuore.
“Uno dei momenti più particolari – racconta – è stata quando sono riuscito a fare andare in bicicletta un ragazzo disabile: ho dovuto lavorare non poco per fare accorgimenti e modifiche, ci ho messo tanto tempo, però è stata per me una delle cose più belle”.
Poi l’amicizia con il ciclista Jacopo Guarneri, “il corridore che ha fatto i Giri d’Italia e i Giri di Francia: abitava sul fianco della mia bottega, era sempre qua con me con la sua bici”.
A proposito di incontri, indimenticabili sono stati quelli con “il grande Felice Gimondi: è entrato nella mia bottega e che quel giorno, per la prima volta, mi ha tolto il fiato. Trovarsi davanti a un personaggio del ciclismo così, con tante vittorie, è una cosa non da tutti i giorni. È venuto poi a trovarmi altre due volte; doveva farmi conoscere sua figlia, però purtroppo in quell’anno è mancato. Questo è un ricordo che porterò sempre con me: era una persona magnifica”.
I rappresentanti comunali hanno voluto regalare a Gianni per l’occasione anche una particolare targa, il ricordo del suo lavoro e della sua professionalità.
“L’amministrazione comunale – si legge – in occasione del 65° Anniversario di attività esprime riconoscenza e stima a Gianni Villa, un uomo che intreccia la sapienza artigiana, la passione per le due ruote e il profondo legame con la nostra comunità”.
Un momento seguito da abbracci e ringraziamenti da parte di tanti concittadini presenti, e poi subito al lavoro.
“È un pilastro per noi – ha commentato la vicesindaco di Castelvetro Piacentino Barbara Rossi – una fonte di orgoglio inestimabile, una persona che non ha limite nel suo cuore, nella sua bontà; ci sembrava più che corretto dimostrare il nostro affetto”.
“È un bel traguardo – ha poi aggiunto – la sua è veramente una delle botteghe storiche del nostro paese e dà un servizio molto importante”.
“Non aspettavo una cosa così dai miei amici – conclude Gianni, emozionato e con gli occhi lucidi – ci vogliamo tutti bene: io cerco di servirli nel miglior modo possibile, però loro mi hanno fatto un grande dono oggi, grande. Ringrazio tanto la mia famiglia, perché mi ha sempre sopportato e incoraggiato; ha capito che ho sempre avuto e ho sempre ancora oggi l’entusiasmo e l’amore per la mia bottega”.
Andrea Colla