Vicenda Saap, confronto sul futuro:
dalla gara all'accreditamento
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La vicenda del SAAP, il servizio di assistenza scolastica per l’autonomia personale, si è chiusa con l’assegnazione dell’appalto alle cooperative cremonesi dopo la decisione del TAR di escludere Progetto A.
Lo scontro politico sull’argomento ha però generato polemiche che stentano a spegnersi; anche per questa ragione, in commissione coesione e sicurezza è approdato un ordine del giorno presentato dal consigliere di Forza Italia Carassai nel marzo scorso.
Maggioranza e minoranza hanno deciso di rinviarlo in Consiglio Comunale a settembre, trasformandolo in un’occasione di confronto su una possibile revisione dei metodi di assegnazione di servizi così importanti: l’idea potrebbe essere quella di evitare gare d’appalto che, come si è visto, possono riservare sgradite sorprese, optando per l’accreditamento, ovvero il riconoscimento da parte dell’amministrazione comunale di enti o aziende che soddisfano specifici standard per garantire la qualità dei servizi erogati.
“Non solo sul SAAP, ma su tutto il welfare“, ci dice il consigliere comunale di Forza Italia Andrea Carassai, “noi avevamo proposto il sistema dell’accreditamento sul servizio SAAP, ma crediamo che l’analisi vada fatta su tutto il welfare cittadino. Cerchiamo di aprire la strada per un confronto con l’amministrazione“.
Un iter che ha il sostegno della maggioranza, come confermato dal consigliere Andrea Segalini. “Con la minoranza – spiega – ci siamo presi l’impegno di discutere in Consiglio comunale l’ordine del giorno, in modo tale da aprire un lavoro in commissione che ci accompagnerà nei prossimi mesi, se non anni, per capire come si può migliorare il servizio”.
Ma quindi per il futuro si potrebbe passare dalla gara d’appalto, che può creare qualche imprevisto, all’accreditamento?
“E’ un po’ presto per dirlo – precisa Segalini – siamo disponibili a un confronto. Non c’è solo l’accreditamento, ma anche la coprogettazione come possibilità e il lavoro consiliare e di commissione nei prossimi mesi ci consentirà di capire qual è lo strumento migliore per continuare a innovare e migliorare un servizio così importante“.
Giovanni Palisto