Cronaca

Come un'"Araba Fenice":
in viale Po riaperta l'edicola

Marisa Peloso e Mauro Scaini, i nuovi titolari dell'edicola in viale Po a Cremona

Giornali, riviste, gratta e vinci ma anche (e soprattutto) sorrisi e qualche breve chiacchierata, per un’attività la cui storia si arricchisce oggi di un altro capitolo.
Dopo alcuni mesi di chiusura, nella mattinata della vigilia di Ferragosto ha riaperto l’edicola di viale Po, a due passi dal centro città, sull’incrocio con via Adda.

Nuovi titolari e qualche novità, per quella che è a tutti gli effetti l’unica edicola del quartiere, nonché un punto di riferimento per giovani e anziani; a gestire la rivendita sarà infatti Marisa Peloso insieme al marito Mauro Scaini, che raccolgono il testimone da Mariolino Croera, ex titolare che lo scorso 19 marzo aveva abbassato la serranda per ritirarsi a meritata pensione.
Indicativo e a suo modo iconico anche il nome dell’attività, “Araba Fenice“: un paragone forte quindi con quell’animale mitologico che, secondo la tradizione, rinasce a nuova vita dalle sue ceneri.

“A noi è sempre piaciuto – commenta Marisa – e abbiamo pensato che per riaprire e per ricominciare ‘l’Araba Fenice’ era il nome esatto per questa attività. E’ diversi anni che, mio marito ed io, guardiamo per gestire un’edicola; alcuni mesi fa, passando casualmente da queste parti, abbiamo visto la scritta ‘Vendesi Chiosco’: abbiamo iniziato a chiedere informazioni, ad avere i contatti con il signore Croera, fino alla conclusione dell’affare”.

Siamo fiduciosi – aggiunge il marito Mauro – abbiamo già una buona base, perché per tutta la vita abbiamo sempre fatto i commercianti: personalmente, ho una lavanderia self-service; speriamo di riuscire a portare avanti questa attività nel migliore dei modi”.

Oltre ai più classici giornali, Marisa e Mauro sono pronti, un passo alla volta ad offrire nuovi servizi e prodotti; il tutto con l’aiuto e il sostegno anche dei vecchi titolari.

Siamo molto felici – afferma Catia Frati, ex titolare dell’edicola insieme al marito Mariolino Croera (entrambi presenti all’inaugurazione) – perché chiudere definitivamente era un brutto segnale; quartiere c’è veramente bisogno di questa struttura, di questo servizio. Siamo qui a disposizione perché sono stata aiutata anch’io, quando ho cominciato; a me piace questo lavoro, è sempre piaciuto, e mi è dispiaciuto lasciarlo ma purtroppo anche noi ormai in pensione avevamo bisogno di un po’ di riposo”.

Rivolta poi a Marisa e Mauro: “auguro a loro tanto bene, e spero tanto che le cose funzionino come devono funzionare perché c’è proprio bisogno”.

“Vorremmo innanzitutto ringraziare i signori Croera – le fa eco Marisa – gli ex titolari di questa edicola, che per tantissimi anni sono stati un punto di riferimento per questo quartiere: per noi sono stati un supporto veramente straordinario. Sono persone fantastiche e ci tengo a ringraziarle pubblicamente“.

Un percorso che è solo all’inizio ma già visto di buon occhio dai clienti.

Mancava un cuore – commenta un signore residente in zona e tra i primi clienti – perché in quest’edicola c’era e c’è qualcosa di noi: ormai da tanti anni eravamo abituati a venire qui a prendere il giornale, la simpatia e la gentilezza dei proprietari che c’erano prima era una cosa meravigliosa. Cerco di venire tutti i giorni, faccio il mio possibile perché ormai mi ha aperto come una finestra”.
Andrea Colla

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