Annegamento di Karim, Galbiati:
"L'ho conosciuto. Sono addolorato"
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Sono ore di rabbia, amarezza e lutto per la scomparsa di Karim, il ragazzo di 16 anni che giovedì sera è annegato nel fiume Adda a Merlino (Lo). Il giovane faceva parte della comunità di Spino d’Adda e aveva cominciato a frequentare il paese insieme ai suoi compagni e accompagnatori.
Sulla vicenda, infatti, si è espresso anche il sindaco di Spino Enzo Galbiati, che aveva conosciuto Karim insieme ai suoi amici all’interno della tenuta.
“Sono profondamente addolorato per la tragica morte del giovane Karim – ha commentato il primo cittadino di Spino D’Adda – Ho conosciuto il ragazzo insieme agli altri profughi, minori non accompagnati. Spesso, insieme ai suoi compagni e accompagnatori, frequentava il paese e si era ben integrato. Ha fatto amicizia con altri connazionali che da anni sono a Spino”.
Galbiati ha ricordato come il destino del giovane sia stato ingiusto, fuggito dall’Egitto per poi trovare la morte qui: “Ha rischiato la vita per raggiungere l’Italia alla ricerca di un futuro migliore, ma tristemente il destino gli ha riservato questa tragica fine”.
L’Adda in estate è purtroppo teatro di diversi episodi simili. Solo domenica scorsa, 10 agosto, un altro straniero, 32enne, si era immerso in acqua per cercare un po’ di refrigerio a Rivolta nei pressi del ponte per Trucazzano. Era in compagnia di amici che lo hanno estratto in extremis e allertato i soccorsi. E’ stato trasportato in condizioni molto gravi all’ospedale di Bergamo.
Su tutto il corso dell’Adda nella nostra zona sono in vigore divieti di balneazione che stagionalmente vengono rinnovati. Non ci sono infatti strutture di salvataggio e notoriamente i fiumi riservano insidie anche ai più esperti per la presenza di correnti e mulinelli.
Riccardo Lionetto