Cronaca

Morte detenuto, Radicali chiedono
commissione di inchiesta e autopsia

La delegazione radicale in visita al carcere lo scorso 15 agosto

Una commissione di inchiesta per chiarire le circostanze della morte del 40enne magrebino che ha perso la vita sabato nel carcere di via Ca’ del Ferro, a Cremona, dopo aver inalato il gas di una bomboletta da cucina.

A chiedere chiarimenti e forse anche misure drastiche è il cremonese Gino Ruggeri, esponente del Partito Radicale, una cui delegazione ha fatto visita alla casa circondariale di Cremona il 15 agosto scorso.

Un incontro durante cui sono state “constatate le gravissime condizioni di degrado in cui versano le celle, le condizioni igienico sanitarie fuori dalla legalità costituzionale, con focolai parassitari, di pericolo per l’intera comunità penitenziaria e di salute pubblica, denunciate alla Garante provinciale dr.ssa Bellezza (che ha prontamente risposto)” sottolinea Ruggeri.

Ma a pochi giorni di distanza, è arrivata la notizia di questa morte, per la quale Ruggeri e i radicali si appellano all’Amministrazione penitenziaria di Ca’ del Ferro, alla Direzione sanitaria, alla Garante dei detenuti e al Sindaco di Cremona.

Il partito chiede di sapere “in che sezione, reparto e ala della casa circondariale di Cremona è morto il detenuto”, “quando e se avesse chiesto di poter parlare con il Garante dei detenuti” e se “avesse avanzato qualche tipo di richieste alla Direzione Penitenziaria e Sanitaria”. Ruggeri chiede inoltre se l’uomo, nelle settimane precedenti la morte, avesse “manifestato comportamenti o episodi di sofferenza psicofisica” e “se in trattamento con scabianil, o altro farmaco perché colpito da infestazione di parassiti presente al momento della visita”.

“La delegazione del Partito Radicale chiede, sin da ora, che venga eseguito l’esame autoptico per determinarne la causa e le modalità della morte, non escludendo una commissione d’inchiesta” conclude Ruggeri.

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