Trenord, Piloni: "A giugno
oltre 6500 treni soppressi"
Sono più di dieci le linee ferroviarie che rientrano negli indennizzi di giugno, tra cui due tratte della provincia di Cremona: la Brescia-Parma e la Cremona-Treviglio. Complessivamente, Trenord ha registrato 6.582 treni in ritardo o soppressi, di cui quasi 4.454 sono state cancellazioni totali. Questi i dati ufficiali resi noti dall’azienda ferroviaria.
Di fatto, la media complessiva tra ritardi e soppressioni nel mese di giugno si è attestata al 9,02%, una percentuale molto vicina alla soglia che avrebbe attivato l’indennizzo Ivol, il parametro che valuta la puntualità dell’intera rete e che, per la sua formula, risulta difficilmente raggiungibile.
“Sono ormai 214 i nuovi treni entrati in servizio – commenta il consigliere regionale del Pd Matteo Piloni – gli investimenti sulla rete sono ingenti e molti cantieri sono già stati chiusi. Hanno cambiato l’amministratore delegato, in quota Fratelli d’Italia. Hanno eliminato i bonus, sostituendoli con gli indennizzi e ora i ritardi si valutano a 15 minuti e non più a 5, come accadeva fino a sei mesi fa, il che dovrebbe far apparire il numero dei ritardi in riduzione. Ma nonostante tutto questo, dopo 6 mesi dal nuovo inizio, le performance di Trenord sono ancora assolutamente deficitarie, anche più di prima. Si può solo immaginare quale disastro si presenterebbe se i ritardi fossero ancora calcolati sui cinque minuti”.
“Al servizio altamente carente – sottolinea il consigliere – si unisce anche l’assoluta insicurezza di treni e stazioni. Un’insicurezza che non è solo percepita dagli utenti, ma certificata dai dati diffusi dalla Polfer, relativi ai reati che avvengono nei pressi dei binari lombardi, dove si infrangono tutti i proclami dell’assessore La Russa”.
“L’unica cosa puntuale – conclude – sono gli aumenti dei biglietti e degli abbonamenti che, di fronte a questi numeri, suonano come l’ennesima beffa che peserà sulle tasche dei pendolari”.