"Oltre il Volto": in mostra Betta
al Centro Pinoni Cremona
Si apre sabato 6 settembre al Centro Pinoni di Cremona la mostra “Oltre il Volto” del maestro Valerio Betta e curata da Simone Fappani. L’esposizione, visitabile fino al 30 settembre, approfondisce la riflessione di Betta sul ritratto e sulla figura umana, con un particolare attenzione sulla rappresentazione del volto che spesso nei suoi lavori appare volutamente non dipinto, privo di lineamenti definiti, suggerendo una ricerca sull’identità e sull’essenza oltre l’apparenza.
Il titolo evoca, quindi, un dichiarato superamento della semplice rappresentazione fisica in favore di un apparato simbolico e psicologico, in cui la figura diventa strumento per trasmettere emozioni profonde.
Valerio Betta, nato a Nozza di Vestone, dove tuttora vive e lavora, è un artista che ha affinato la propria tecnica esecutiva frequentando corsi di incisione all’AAB di Brescia, in particolare sotto la guida di Oscar Di Prata, e ha imparato l’arte dell’acquaforte nello studio dell’incisore Giuseppe Nino Ramorino. La sua produzione si distingue per l’uso di sfondi sabbiati che accolgono atmosfere tattili, in cui colori e forme diventano pure sensazioni.
Betta pone il suo segno, deciso anche se mai corsivo, su superfici lavorate con cura meticolosa mediante modulazioni cromatiche che donano profondità e mistero. L’assenza o la cancellazione dei lineamenti nei volti, talvolta appena accennati, lascia spazio a interpretazioni multiple e favorisce una partecipazione attiva dello spettatore nella decodifica del senso dell’immagine. La sua pittura si fa così meditazione sul sé e sull’alterità, una ricerca che si colloca tra figurazione e astrazione, tra presenza e assenza.
“Con ‘Oltre il Volto’ – dichiara il curatore – Betta ci invita a guardare oltre la superficie, a esplorare quegli spazi di silenzio e di indefinito che il volto lascia aperti. La sua opera è una continua riflessione sull’identità intesa non come dato fisico, ma come esperienza emotiva e spirituale che si manifesta nella pittura attraverso la sottrazione e la modulazione del segno. Questa ricerca rende i volti di Betta ‘luoghi di introspezione’, dove il dialogo tra visibile e invisibile si fa poetico e vibrante, offrendo al pubblico una lettura che supera il ritratto tradizionale per aprirsi a dimensioni universali”.
Una trentina i lavori esposti, fra cui diversi pezzi recenti, che individuano, in maniera chiara e precisa, la cifra stilistica dell’artista valsabbino le cui opere sono presenti in numerose collezioni sia in Italia che all’estero e presentante nell’ambito di rassegne anche di respiro internazionale.
La rassegna è visitabile gratuitamente da lunedì a sabato dalla 14.15 alle 16.15 e in occasione degli eventi culturali promossi dal Pinoni. È inoltre accessibile in altri orari, per gruppi e scolaresche, in altri orari, previa prenotazione.