Centropadane Eng, i dipendenti:
"La Provincia mantenga gli impegni"
Oltre ai quattro licenziati, altrettanti lavoratori hanno presentato dimissioni volontarie. Nella lettera aperta ai soci, la richiesta di uscire al più presto dall'incertezza sul futuro della società
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Sono 8 i lavoratori che dal 1° settembre non sono rientrati al lavoro in Centropadane Engineering S.r.l., la società partecipata dalle Province di Brescia e Cremona con un grave buco di bilancio che ha costretto il Cda a presentare un piano di risanamento ancora al vaglio dei due soci. Sarebbe ormai pronto un “contropiano” a cui sta lavorando un gruppo di professionisti.
Quattro dipendenti sono stati licenziati, provvedimento mai revocato, a dispetto della richiesta di congelamento inoltrata a inizio agosto dal presidente della Provinca di Cremona Roberto Mariani. Altri quattro si sono dimessi. Tra i punti irrisolti, anche capire come la società potrà aumentare la propria operatività per risanare i conti, in carenza di personale.
E in questo contesto, sono proprio i dipendenti di Centropadane Eng. a far sentire la propria voce, con un documento pienamente sottoscritto da Marco Tencati, responsabile della UILTuCS UIL di Cremona.
“A seguito degli ultimi avvenimenti e degli articoli emersi sulla stampa locale è desiderio anche di noi dipendenti di Centropadane Engineering condividere il nostro punto di vista.
Sono ormai mesi che viviamo in una situazione lavorativa di grande incertezza con la difficoltà di portare avanti le attività quotidiane.
L’improvviso licenziamento di quattro colleghi, unito alle dimissioni volontarie di altri quattro, ricade in modo diretto sul carico di lavoro di ogni singolo dipendente, nonché sull’operatività complessiva dell’azienda, che si basa essenzialmente sul lavoro in team e la collaborazione tra professionalità diverse e integrate.
“La nostra struttura negli anni si è occupata per conto dei soci di diverse attività, gestendo la fasi di progettazione, coordinamento sicurezza, direzione lavori e collaudo per diversi interventi, tra i quali l’adeguamento sismico ed energetico degli istituti scolastici, nuove costruzioni di edifici con finanziamenti PNRR, importanti infrastrutture stradali e ciclabili e la manutenzione e nuova costruzione di ponti, utilizzando tecnologie all’avanguardia tramite modellazione 3D – BIM, maturando un’esperienza di valore.
“Constatiamo invece con rammarico che le attività svolte con professionalità e a esclusivo beneficio della collettività non siano ad oggi più valorizzate”, si legge ancora. ” Ci auguriamo pertanto che i Soci, qualsiasi possano essere le scelte maturate, chiariscano in modo urgente e definitivo quale futuro prevedano per questa società, ciò al fine di poter continuare a svolgere il nostro lavoro con la professionalità che abbiamo sempre dimostrato e che continuiamo a mantenere anche nelle grandi difficoltà che stiamo attraversando.”
Secondo i lavoratori, “queste parole esprimono dignità, responsabilità e consapevolezza. A fronte di un piano di “risanamento” che individuava quattro presunti esuberi, oggi ci sono otto persone in meno e il piano, già di per sé inadeguato, è stato di fatto superato dai fatti.
Eppure, i lavoratori sono stati lasciati soli. Soli a reggere i carichi di lavoro. Soli ad affrontare l’incertezza. Soli a dare risposte operative ai territori, mentre i soci, il CDA e il Direttore Generale, si chiudono nel silenzio o in decisioni incomprensibili.
“La Provincia di Cremona, seppur in modo parziale e tardivo, ha almeno formalmente richiesto il ritiro dei licenziamenti, dando seguito – seppur sommessamente – alle numerose sollecitazioni ricevute.
“La Provincia di Brescia, invece, non ha ritenuto nemmeno di rispondere, nemmeno per cortesia istituzionale”, aggiunge Tencati. “Un silenzio che suona come arroganza, e che rappresenta uno dei motivi per cui tanti cittadini si allontanano dalla politica: perché vedono enti pubblici che non ascoltano, non dialogano, non prendono posizione, nemmeno quando il lavoro e la vita delle persone sono in discussione”.
Infine, un appello rivolto direttamente al Presidente Mariani: “Ricordiamo al Presidente della Provincia di Cremona quanto da lui stesso affermato in sede di confronto lo scorso 9 giugno, ovvero la disponibilità dell’Ente ad assorbire eventuali esuberi.
Un impegno importante, che ora attendiamo venga concretizzato nei fatti”. gb