Cronaca

Lungo Po Europa, in centinaia per
la manifestazione pro Gaza

La manifestazione pro Gaza a Cremona (foto StudioB12 di Gianpaolo Guarneri)

Grande partecipazione, lungo le sponde del Grande Fiume a Cremona, nel tardo pomeriggio di giovedì per la manifestazione a sostegno della Global Sumud Flotilla, una missione civile internazionale organizzata per rompere il blocco navale di Gaza e portare aiuti umanitari alla popolazione palestinese.

In centinaia sono partiti intorno alle ore 18 dalle Colonie Padane, sfilando poi al grido di “Palestina libera” sul lungo Po Europa, fino al Ponte in Ferro.
“Non è questione di gruppi o ideologie – commenta Stefano Prandini, rappresentante della Tavola della Pace Oglio Po – a Bozzolo, lo scorso sabato, abbiamo unito persone di partiti diversi, di fedi diverse. Anche stasera viviamo lo stesso spirito: chiediamo la pace in Palestina, come nel resto del mondo“.

A partecipare all’iniziativa, denominata “Da ogni fiume a ogni mare“, tanti civili e diverse associazioni e gruppi cremonesi.
Tra questi: Coalizione Movimento 5 Stelle Cremona e Cremona Cambia Musica”, Gruppo restiamo Umani della bassa Bresciana, Donne Paladine per la Palestina, Alleanza Verdi Sinistra di Cremona, Ghena A Melody for Gaza!, Cremona 4 Gaza, Tavola della Pace di Cremona, Cgil Cremona, Partito di Rifondazione Comunista Federazione Provinciale di Cremona, Donne in Cammino per la Pace gruppo di Asola – Movimento 5 Stelle Mantova, Pax Christi Cremona, Legambiente Cremona Circolo Vedoverde, Alac Associazione Latinoamericana, Coordinamento Nazionale No Triv, Tavola della Pace Oglio Po.

Cremona ma non solo. “Quando ho visto quanta gente c’era, mi si è stretto il cuore – afferma Paola Tacchini, consigliera comunale del gruppo Movimento 5 Stelle Cremona e Cremona Cambia Musica – eravamo in tanti: sono arrivati da Brescia, Mantova, dal Casalasco. Per cui, chi ha cuore e si sente umano oggi è venuto qui a dirlo”.

Gaza sta risvegliando le coscienze democratiche di tanti cittadini – aggiunge Marco Pezzoni, Tavola per la pace Cremona – oltre i sindacati, i partiti, le associazione. È la società civile che finalmente cerca di capire che a Gaza si gioca una partita mondiale in cui noi ci entriamo, in cui ciascuno cittadino democratico che ha una sensibilità sui diritti umani c’entra. La cosa importante è che tutto questo riparte dal basso: un qualcosa che può cambiare anche gli equilibri politici, perché il diritto internazionale ci dà ragione, perché i diritti umani prevedono che il popolo palestinese ha diritto di vivere in un proprio Stato, in una propria terra, esattamente come il popolo israeliano“.

Possono convivere, anche se adesso si odiano – prosegue Pezzoni – ma questo è il compito della società mondiale: riuscire a fare in modo che la politica trasformi ciò che oggi non può essere accettato. L’ingiustizia profonda di un genocidio che sta diventando anche espulsione di tutto il popolo palestinese da Gaza e dalla propria terra”.

Giovanni Palisto e Andrea Colla

© Riproduzione riservata
Caricamento prossimi articoli in corso...